Famoso tra i contemporanei, sconosciuto ai posteri, il giornalista Giovanni si macchia di spocchia in un delirante e noiosissimo elogio del grand tour, tra destinazioni scollegate e navi di viaggi eterni. Peccato perché l'incipit sulla relazione con una donna tormentata nel dialogo aveva un suo fascino, assai superiore ad autoencomi e condimenti di curiosità africane e caraibiche. VOTO 4
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