Sceneggiatura 6: morale alleniana aggiornata, tra la miseria dei cliché ribaltabili si fa largo qualche riuscito episodio umoristico, per sottofondo la commedia teatrale classica di improbabili vicende corali già vista a Parigi.
Scenografia 6: NYC di nuovo, sprazzi di un Village che fu e nitide diapositive di Chinatown, scacchismo congenito di alberi che nascondono la grande mela.
Cast 6: ruolo konigsbergiano mancato per il popolare comico delle sitcom, il botto è di Evan Rachel Wood nel ruolo della belloccia insipidamente svampita, caricatura in primis tra caricature non tutte riuscite.
Regìa 5: metacinema ossessivo a richiamare altre pellicole similari, troppo lenti i dialoghi dell'impossibile sovrapposizione tra cultura e ignoranza, la leggerezza non prende mai il sopravvento sulla finzione della realtà.
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