Sceneggiatura 7,5: dramma di vita quotidiana dal finale apocalittico (a contrastare i suoi film successivi, n.d.b.), il ritmo della disgregazione inevitabile e progressiva tra l'impotenza, la non colpevolezza e l'indifferenza.
Scenografia 6+: i pochi memorabili shots iniziali della villetta sull'Atlantico valgono il coprifuoco newyorkese di interni all'avanguardia e cianfrusaglie seventiane del Connecticut.
Cast 7,5: performance meritevoli in successione, la ns palma personale a Maureen Stapleton che porta con sé i crismi della non accettazione a priori in una nuova famiglia, situazione nota e di stretta attualità nell'America del tempo.
Regìa 7+: inutili un paio di racconti personali al pubblico (tecnica documentaristica poi ampiamente ripresa in pellicole più recenti, n.d.b.), affettata la palese citazione altmaniana nel suicidio tra le onde dell'oceano, ma la descrizione dei personaggi è puntigliosa e la ripresa complessiva assolutamente artistica.
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