Sceneggiatura 7: incastri di tessere metacinematiche nella storia a ritroso di un amore (finito) come tanti, romanticismo diluito in un umorismo sottilmente scansionato, tecniche di narrazione incipienti di interessi da tener vivi a fatica.
Scenografia 7-: il Sunset Boulevard e la prigione art déco una folle minaccia californiana al predominio costante della grande mela, catturata al tramonto in un fermo immagine conclusivo di traffico e vita quotidiana.
Cast 6,5: Simon il perfetto terzo incomodo che si materializza inevitabilmente tra le coppie, buona la sincerità keatoniana, imperfetto di passaggio il regista.
Regìa 7: l'anedonia di chi parla continuamente, frammenti di storia alleniana pregressa a cartoni animati e scenette meccanicamente divertenti, schermi divisi di dialoghi con lo spettatore. Un ibrido stilistico piacevole senza pretese di capolavoro.
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