Stile cristallino di buona fattura e qualche memorabile citazione iniziale a raccontare con divertente straniamento da stile adulto la vita di una bambina. Lo stesso implacabile canovaccio si applica alle successive sezioni (su adolescenza, giovinezza e età della ragione), i periodi sempre più noiosi, riempiti da personaggi sfuggevoli senza introspezione alcuna e da volute ripetitive che precipitano nella tragedia senza pathos con cui si interrompe bruscamente la narrazione. Vampate di Ville Lumière al sapor retrodatato di Belleville l'unica scossa di una storia di sentimenti inespressi. VOTO 5+
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