martedì 13 dicembre 2011

Letteratura contemporanea/Ruiz Zafon I



Substrato adolescenziale adeguato al target, timida storia d'amore a tinte forti, l'arroganza dei protagonisti impensabile per il tempo in cui si svolge la più finta delle finzioni (tra le due guerre, n.d.b.), i paesaggi fiabescamente dipinti a prendersi una punta di realtà illusoria. Testo esageratamente semplice, tinieblas la parola più usata. L'unica nota di merito è per la grande dimora di un orrore edulcorato a ombre liquide, e notabilmente per le creature meccaniche in essa residenti. Espletando quegli elementi, attualizzando la storia e cancellando i dettagli sentimentali uscirebbe un piccolo capolavoro dell'era argentica del giallo-thriller-horror. Ad maiora, Carlos!
VOTO 4,5

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