martedì 13 dicembre 2011

Letteratura classica/Proust V



Sviscerare in lungo e in largo la gelosia, rivedere negli attimi di sofferenza autoinflitta il film della propria vita, l'impossibilità di cambiare le cose che attanagliava i nostri pomeriggi di disperazione, l'illusione dei pochi attimi felici che veniva sgretolata da quegli indizi marcati che non potevano che portare all'unica, ovvia conclusione. E quei momenti inevitabili di discussione, quei momenti che con chi non si ama veramente sono destinati a durare per sempre (cit.). Riflessioni pure mutate in storia, il paesaggismo appena accennato rivela la Parigi delle grandi rivoluzioni (aeroplani, automobili, telefoni) ancora romanticamente svegliata dai bottegai che vendono di tutto in un vociare universale ante litteram. VOTO 8

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