martedì 13 dicembre 2011

Letteratura contemporanea/Grossman



Fertile tessuto narrativo con quattro narratori ad alternarsi ciclicamente: un cantastorie arabo della vecchia generazione ha perso un figlio terrorista, una educatrice ninfomane ha perso un paziente per suicidio, un idealista fannullone ha perso la ragione con la carcassa di un asino, un generale dell'esercito di occupazione ha perso la vita nell'irruzione finale. Non solo esercizio stilistico, ma affresco di grande spessore che dipinge in chiaroscuro entrambe le etnie, nell'ottica pacifista dei contrasti a venire della prima intifada.
VOTO 8+.


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