giovedì 31 ottobre 2013

Abnormality Discography

 
Brutal death dal Michigan, una voce femminile molto critica verso la politica estera degli USA.
 
 
CONTAMINATING THE HIVE MIND (81) cover 80
Monarch Omega (85) A chaos reserved (83) Fabrication of the enemy (83)
Taste of despair (80) Schismatic (80) Hatred relentness (81)
Shooting the messenger (80) Contamintaing the hive mind (80)
 
 

mercoledì 30 ottobre 2013

Letteratura classica/Balzac VIII

 
In divenire, da semplice commedia amara dell'omosessualità nell'imbrunire a dramma vero, l'evento scatenante un'eredità per discutibili pedine introdotte con cura e ordine, in uno spettro di valori molto esteso e senza riguardi per le diverse classi sociali. Narrativamente riuscito, ad eccezione dell'ambientazione davvero insignificante in un Marais nebbioso. VOTO 7,5
 
 

venerdì 25 ottobre 2013

Wenders Filmography/Fino alla fine del mondo

 
 
Sceneggiatura 7+: il film di una musa defunta, l'idea a metà tra la realizzazione e il tentativo, una prima parte citazionistica penalizzata dai tagli, una lunga ouverture conclusiva a divagare solo apparentemente sul grande dramma dell'esistenza.
Scenografia 7: immagini note intrise di una fantascienza epocale in un vortice di esperienze sensoriali da rivivere ogni volta, poca attenzione agli angoli di ripresa in una fotografia sotto tono.
Cast 6,5: molto più che nel Cielo sopra Berlino, la Dommartin assume in se stessa la doppia identità della pellicola, telecomandando in ogni scena i modesti partner 'maschili' (Hurt in primis).
Regia 7,5: l'ambizione ha come unico freno la necessità impietosa di accorciare le espressioni artistiche, due film in una pellicola, sprazzi di luce a ondate regolari dall'incompiutezza doppia.
 
 

sabato 19 ottobre 2013

il mito Rohmer/L'albero, il sindaco e la mediateca



Sceneggiatura 7: brillante la denuncia, ridondante la condanna, tra i fili dell'inutilità delle esistenze marginali si consuma uno scontro che ha per protagonisti i palazzi della capitale e le modeste istituzioni del municipalismo.
Scenografia 7: iconico il salice secolare che assorbe l'anima culturale della Vendea, un campanile in pietra di tradizioni dure a essere scalfite, il verde brillante della campagna del secolo scorso.
Cast 7: Luchini la star assoluta della pellicola, nel suo vagabondare bucolico del non sapere, oscurata da una condanna ante tempore la classica coppia provinciale del politico e della bella donna.
Regia 6,5: stile dimesso e lineare come da marchio di fabbrica del regista, con ben noti passaggi a dialoghi teatrali, in una struttura a episodi un po' troppo forzata nel sottolineare la morale (finale).



sabato 12 ottobre 2013

Letteratura contemporanea/Joel Dicker


Il grande clamore mediatico in parte giustificato dalla rielaborazione dei noti break spaziali, temporali e di soggetto in un continuum narrativo accattivante, allentato da uno stile sobrio senza voragini di banalità. La soluzione del giallo è assolutamente alla portata, pur se continuamente messa in discussione da colpi di scena che tengono alto l'interesse. Piacevoli e adeguate al contesto scelto le descrizioni ambientali, paesaggistiche e personaggistiche. VOTO 7/8



Il mito Rohmer/Incontri a Parigi



Sceneggiatura 7: antologia narrativa ed episodicità fuggevole, l'omaggio musicale a connettere storie di tutti i giorni, l'amore sconfitto dalla menzogna nella solitudine tentacolare della metropoli.
Scenografia 7+: dalla fontana di Tinguely al museo di Picasso, dalle piazze di Montmartre alle viuzze del Marais, una selezione scelta di giardini a risvegliare la pariginità sepolta in molti spettatori.
Cast 6,5: interpreti di secondo piano con menzione speciale per la giovinezza cfiana di Clara Bellar, la disperazione degli amori abbozzati è volatile alla pari del coinvolgimento sentimentale.
Regia 8: unicità del messaggio nella frammentazione del contenuto, riprese incalzanti di un impressionismo volutamente antiestetico, le note pause discorsive applicabili nell'universalità del conformismo.



domenica 6 ottobre 2013

Yimou Filmography/La locanda della felicità



Sceneggiatura 6,5: di un soggetto che oscilla tra il buonismo e il tragicomico, eccessivamente ingenuo lo spazio dato ai massaggi della fabbrica abbandonata, sottoutilizzata la trama accessoria del titolo italico di appuntamenti erotici per vetri oscurati.
Scenografia 6: provincia cinese metropolitana, skyline povere e condomini di cemento grezzo, le luci della notte a colorare attimi di emozioni contrastanti, il bus giallo di un'idea da rottamare.
Cast 6,5: occhi da operare, capelli da tagliare, la barba bianca incipiente delle rose e della grappa, la compagnia dell'hotel emozionata nell'incrocio di incisività epistolari finali.
Regia 7: il più loachiano dei film di Zhang Yimou, il finale strappalacrime e la fotografia dimessa, qualche zoom in uscita e fermo-immagini di solitudine notturna, la critica della società bonaria nella ferocia. 



venerdì 4 ottobre 2013

Havok Discography

 
Old school thrash metal from the land that gave birth to the genre (USA).
 
 
UNNATURAL SELECTION (78) cover 52
I am the state (79) Give me liberty or give me death (77) Is it true (78)
Under the gun (77) Waste of life (80) Living nightmare (77)
Chasing the edge (78) Worse than war (79) Unnantural selection (79)
 
 
TIME IS UP (79) cover 57
Prepare for attack (80) Fatal intervention (84) No amnesty (81)
D.O.A. (79) Covering fire (77) Killing tendencies (80) Scumbag in disguise (78)
The cleric (79) Out of my way (77) Time is up (78)

 
BURN (78) cover 49
The root of evil (78) The path to nowhere (80) Morbid symmetry (78)
Identity theft (79) The disease (78) Scabs of test (77) Ivory tower (79) To hell (80)
Category of the dead (77) Melting the mountain (78) Afterburner (77)


giovedì 3 ottobre 2013

Letteratura contemporanea/Lackberg V

 
Il titolo è una guida sicura, e la ridotta schiera di personaggi papabili di colpevolezza fa il resto nel sospingere ancora una volta verso una soluzione di intrecci semplici al limite della prevedibilità. Eppure rimangono più che in altri tomi le pagine narrative di un passato di guerre mondiali e treni di prigionieri, resistenze armate e simpatizzanti nazisti. Solito contorno di personaggi familiari, l'altra metà del cielo (Erica, n.d.b.) a recuperare opportunamente parte della verve investigativa iniziale. VOTO 6,5
 

mercoledì 2 ottobre 2013

Wenders Filmography/Il cielo sopra Berlino

 
 
Sceneggiatura 10: l'improvvisazione in una favola romantica, l'intuizione dei pensieri della gente, il ruolo imperscrutabile dello spirito, la solidità delle emozioni vitali, il manifesto della forma e la patina oscurata del capolavoro.
Scenografia 9: Berlino divisa, il bianco e nero del muro e il colore spento dei locali notturni, isolati di quotidianità periferiche, brughiere desolate, simboli eterni di un mondo ferito.
Cast 9: strepitoso il buon Sander, angelo non corruttibile dalla leggerezza terrena, etereamente annoiata in un'espressività rara Solveig Dommartin, il peso della vecchiaia nella memoria storica della Potsdamer Platz.
Regìa 10: prova di talento cristallina, ogni scena studiata per un lungo applauso, gli angeli custodi nella vastità della biblioteca e le cantine di band emergenti, il trapezio sospeso di un circo simbolico e i baracchini notturni di un imbiss per quattro chiacchiere, alternanza poetica e sonorità metropolitane.