venerdì 30 ottobre 2015

Horrorland/It Follows



Sceneggiatura 7,5: metafore di trasmissioni sessuali, il giudizio sospeso su di una società assente, un mondo né onirico né reale per il miglior horror della decade.
Scenografia 8,5: Detroit, amatissima hometown del regista, luccica nelle sue spettrali location abbandonate, citazioni localiste e gusto estetico retro'.
Cast 7: prova proporzionata ai ruoli di una gioventù abbandonata a se stessa, di riferimenti temporali volutamente mancanti e uccisori che camminano invisibili.
Regia 8: un pizzico di Drive, molto Carpenter, la poesia lynchiana e un senso permanente di angoscia legato a musiche di scena. Il capolavoro di David Robert Mitchell merita (negli auspici dell'happy ending) una saga intera come sequel.

Horrorland/Honeymoon



Sceneggiatura 6: abduzioni aliene di verosimiglianza, gravidanze sanguinanti e l'eliminazione della stirpe maschile, una luna di miele con l'incognito.
Scenografia 6,5: foreste canadesi di cottage isolati e ristoranti sul lago, lo scenario ideale di tutta una filmografia sul genere ET.
Cast 6,5: quattro attori e presenze misteriose, un budget ridotto per una resa più che dignitosa di filmini nuziali e telecamere a circuito chiuso.
Regia 6,5: ancora un'esordiente con idee e personalità, scene lente di una quotidianità perduta, i cinque secondi del viaggio, un orrore immaginato, il dubbio e la certezza.

mercoledì 28 ottobre 2015

Horrorland/Babadook



Sceneggiatura 5: sospeso a metà tra l'horror tradizionale e quello psicologico, senza un filo conduttore chiave fino alla pessima anti-climax conclusiva. Capolavoro dei critici pecoroni, spaventa solo chi vuole farsi spaventare,
Scenografia 5,5: Adelaide, South Australia, strade larghe alberate e villette georgiane su commissione, un grigiore pertinente che non avvolge.
Cast 6,5: l'allucinazione estrema materna trascende nel grottesco, un giovanissimo disturbato chiave e un comportamento ostile al pubblico.
Regia 6: c'è indubbiamente capacità in questo esordio, la cinepresa spazia da molteplici punti di vista, il citazionismo estetico a rimanere spesso sulla carta.

lunedì 26 ottobre 2015

Horrorland/The Pyramid



Sceneggiatura 5,5: il cambio di location si rivela minimamente ispirato per la consueta pellicola di sotterranei infestati e morti in successione, da Parigi al Cairo passando per Bucarest.
Scenografia 5: Tahrir grida vedetta, l'improbabile piramide triangolare ricostruita al computer, immagini satellitari e pillole di falsa egittologia.
Cast 5: Captain Egypt e il razzismo innato americano, un interpete schiacciato dal masso e dalla propria presunzione di recitazione, uno scienziato sui generis, code bionde di sostanza.
Regia 5,5: paradossalmente nella finzione più malcelata si scatenano le paure più evidenti, creature mitologiche dell'alba dell'horror, montaggio a found footage con musiche di scena e qualche schizzo di sangue nella noia dei corridoi bui.

venerdì 23 ottobre 2015

Horrorland/Musaranas



Sceneggiatura 7: un dramma famigliare intuibile, la disperazione quotidiana dell'agorafobia, l'incesto come punto di partenza di una degenerazione orrorifica della mente e del fenotipo.
Scenografia 6: mobili d'epoca e un manichino umano, una via di mattoni dalla prospettiva della solita finestra, ascensori di case nell'ombra silente del franchismo.
Cast 7,5: Macarena Gomez assoluta protagonista, quasi solitariamente, si erge a baluardo di tutta una credibilità polanskiana tra incolpevoli vittime della cattiva recitazione.
Regia 6,5: quattro mani e una guida sapiente, l'imprinting iniziale di atmosfere baroccamente spagnole ad allontanare dalla vicenda, un recupero prodigioso con la cruda escalation omicida.

giovedì 22 ottobre 2015

Horrorland/Starry Eyes



Sceneggiatura 7: tocchi di Black Swan al sapor di Faust, l'allegoria della fama assassina e della lotta per il potere che resta a un livello drammatico per scelta, l'ambientazione non certo casuale.
Scenografia 7: splendide istantanee notturne della città degli angeli, Wilshire/Normandie di una metropolitana che fa innamorare, le colline della cerimonia a echeggiare la scritta Hollywood.
Cast 7: recitazione di livello per la protagonista debuttante, nevrosi e paure in alternanza espressiva sino alla trasformazione in gelida macchina infernale.
Regia 7,5: da subito spessore inusuale per l'etichetta horror, quattro mani per pagine di cinema citazioniste che restano impresse, la straordinaria mattanza conclusiva a ripagare l'attesa del pubblico per i momenti di genere.

mercoledì 21 ottobre 2015

Horrorland/Dark House



Sceneggiatura 5: i buchi si susseguono a ripetizione, una fidanzata incinta, le pause nelle fughe, le uccisioni che non lasciano traccia, i ruoli invertiti del giustiziere e del protettore.
Scenografia 6: una villa abbandonata nel sud statunitense, le suggestioni classiche del road movie da due soldi, il landmark comunque impresso nella memoria.
Cast 5: qualche lampo di recitazione balena nel grigiore dell'improvvisazione, le parti oniriche meglio rese da una finzione lampante, gli uccisori e il loro curioso incedere.
Regia 6: l'atmosfera fulciana ben oltre le possibili citazioni di Salva, dalla provincia USA alle location di isolamento e decadenza, dal ruolo del sovra-terreno al copioso splatter (l'occhio dell'angelo della morte).

lunedì 19 ottobre 2015

Letteratura contemporanea/Genisi


C'è la Bari di Carofiglio, ci sono i personaggi di contorno alla vicenda poliziesca di Camilleri; lo stile derivativo della Genisi si palesa di citazionismo e velleità giallistiche che mescolano le carte per non evidenziare la soluzione del mistero. L'Isis fa capolino forzato. VOTO 6

Horrorland/Insidious 2



Sceneggiatura 7: nessuno grida al miracolo, ma le intelaiature del primo episodio vengono oliate dalla consapevolezza da sequel, in un crescendo di emozioni assolutamente logico.
Scenografia 6: ancor meno che nell'originale la cinepresa si avventura fuori dal territorio amico del limbo e della casa stregata, con qualche punta di classicismo del genere.
Cast 7: nel buio brilla l'opacità del nemico sotto il tetto paterno, emozioni che costringono a fare scelte di una certa portata, il sacrificio verosimile della pedina spaiata.
Regia 7,5: come prima, più di prima, si arricchisce di scene da filmografia horror ben dirette, c'è paura e c'è disperazione, non si può chiedere molto di più al maestro dimissionario Wan.

domenica 11 ottobre 2015

Cinema argentino/Medianeras



Sceneggiatura 8: l'amore (virtuale) al tempo di una rete ancora non monopolizzata dai social network. Esiste qualcosa di più deprimente nel 21.secolo del non trovare nemmeno una mail nella propria casella? (cit.)
Scenografia 8: esemplare l'introduzione architettonica che cita Manhattan in versione Baires, le famigerate Medianeras del titolo protagoniste di un lungo sulla solitudine (anche in compagnia).
Cast 7: prove esemplari per i protagonisti di un passo a due ritmato, un filo meno espresssivi i partner sessuali e non di tentativi e fughe fobiche.
Regia 6,5: il battito della pellicola resta intermittente, il crescendo finale non è supportato da evidenze registiche, una bella fotografia e tante scene da monologhi azzeccati.


sabato 10 ottobre 2015

Horrorland/Le origini del male



Sceneggiatura 6,5: un proposito la pseudo storicità degli esperimenti, un assalto respinto al limbo del thriller paranormale, un crescendo seminale di orrore puro e preamboli anticipati.
Scenografia 7: Oxford di classicità imponente anche in vedute sfuggenti, un interno molto ben ricreato che si modella sull'horror classico nordamericano.
Cast 6,5: tensione che va e viene seguendo il ritmo della follia manifesta nella cavia umana, un fotografo un po' troppo timido e sensualità da comune occupata.
Regia 6: esperimenti che continuano dietro la cinepresa, un found footage ormai decrepito, bordi arrotondati, una bambola quasi assassina per un horror comunque filologicamente compassato.