sabato 24 ottobre 2020

Letteratura contemporanea/Nothomb III

 


La semplicità nell'affrontare un libro che parte al fulmicotone con il primo insensato dialogo e poi cresce di intensità sino a un finale che si fa intuire progressivamente. L'espediente non può dirsi certamente nuovo, ma è, come in altri testi, camuffato a sufficienza per tenere in piedi la trama. 
Un'altra piccola gemma della Nothomb. VOTO 7,5

mercoledì 21 ottobre 2020

K-Horror/#Alive
















Sceneggiatura 7: zombie movie, purissima derivazione, il plot che scivola senza degenerare, un break improvviso a prolungare l'attesa con sviluppi riusciti.
Scenografia 6: i classici condominii a corridoi balconati e appartamenti microscopici, Seoul periferica di unità abitative per la classe media.
Cast 6,5: discreto il piglio dell'unico vero attore, la paura davanti a una trasformazione, la rabbia di un televisore distrutto, le lacrime di un last supper a noodles istantanei.
Regia 7: mantenere l'interesse per tutta la durata della pellicola, in una storia di zombies, riesce particolarmente difficile, nessuna orda à la Thriller ma twist di intrattenimento di genere.

Cinema polacco/The Hater



Sceneggiatura 8: dramma del terzo millennio, la manipolazione delle masse folli e l'illusione assurda dei confini per diversità costruite, riferimenti più che evidenti a episodi realmente accaduti con i toni da grande capolavoro del cinema.
Scenografia 7: una Varsavia distante che si intravede dalle finestre della panoramica finale, dagli appartamenti di carriere che volano, dalle uscite al neon di discoteche 'men only'.
Cast 8: favolosa interpretazione per Musialowski, maschera impeccabile dalle emozioni controllate, di un cast corale per ruoli secondari sempre ben inquadrati.
Regia 7,5: Komasa ha classe, evidente già dal piano sequenza iniziale nella biblioteca universitaria, il ritmo al limite del lento che non fa vedere mai niente più dell'essenziale, ma lascia una spasmodica attesa in alcune scene. 

lunedì 12 ottobre 2020

Polanski Filmography/Quello che non so di lei

 

Sceneggiatura 7,5: il mondo delirante degli scrittori di successo, l'ossessione che divora la quotidianità, l'autore che si impossessa completamente della persona.
Scenografia 6,5: locations parigine di interni di lusso, una villa nella campagna francese-quasi inglese di scantinati per topi e fossati dove gettarsi nella pioggia battente.
Cast 7: buona personalità decadente per la Seigner, un ruolo ambiguo fino alla fine per Eva Green, nel contesto decontestualizzato di comparse maschili. Non è un bel periodo per essere uomini (cit.).
Regia 7,5: il genio di Polanski, a corrente alternata per tutta una lunga e soddisfacente carriera, torna a brillare con una pellicola semplice ma che resta in testa, grazie a un'atmosfera onirica di fondo.

Cinema spagnolo/Il paramedico

 



Sceneggiatura 6,5: l'ennesimo revenge movie della recente tradizione iberica, ma con punte di credibilità in una storia che mantiene interesse sino alla fine, un break opporunamente nascosto e ritardato.
Scenografia 6,5: periferia di Barcellona, vite comuni che inseguono il nulla, la questione morale che avvolge il manto mattonato della grande città.
Cast 6,5: Casas sta crescendo, per quanto ogni tanto gli ritorni la maschera inespressiva sul volto. Una carrozzina esce da un androne, non disturberà più la storia d'amore del collega e della ex.
Regia 7: opera assai interessante che annuncia la piaga del COVID tramite una news in un negozietto di alimentari, la ripresa elegante e breve segue il filo del thriller.