mercoledì 28 agosto 2019

Letteratura classica/Dard




Le estati che passano rilanciano ciclicamente le opere di artisti che non hanno ottenuto un successo pari al merito una volta in vita. Non fa eccezione questo prolifico autore francese di noir e gialli classici, dallo stile semplice di brevi periodi ed omissioni. La trama richiama altri racconti da montacarichi, sempre giocati sull'equivoco del piano sbagliato. Finale a (mezza) sorpresa. VOTO 7


giovedì 22 agosto 2019

Cinema islandese/La donna elettrica



Sceneggiatura 8: la poesia dell'indicatore magico, l'orchestrina jazz che si mescola a meraviglia con il coro di donne ucraine, la sola patria dell'uomo è quella per la quale bisogna lottare a costo dello sdoppiamento della propria personalità.
Scenografia 7: l'Islanda che qualcuno immagina noiosa, la complicità chiave dell'autoctonia, un bus che viaggia nell'acqua degli allagamenti di un cuore bisognoso di affetto.
Cast 7: non sempre perfetta negli allineamenti da doppione, la pasionaria ambientalista dà il meglio di sè nella sequenza thrilling del taxi all'aeroporto.
Regia 7: l'impossibilità del remake già deciso è prima di tutto nell'atmosfera metacinematica che pervade ogni scena, valore aggiunto di una storia sopravvalutata.