venerdì 30 agosto 2013

Cinema dominicano/Santo Domingo Blues

 
 
Documentario di classica temporalità sconnessa e lineare. Cantine dominicane e locali newyorkesi nel blu della notte. Una storia di successo. Uno stile musicale portato alla ribalta. Vargas e le sue strofe. La classicità come limite al coinvolgimento delle platee.
 
 

mercoledì 28 agosto 2013

ReVamp Discography

 
Quell'heavy progressive sinfonico di nostalgie gotiche per gli After Forever...
 
 
WILD CARD (80) cover 41
On the sideline (82) The limbic system (80) Wild card (80)
Precibus (78) Nothing (80) Neurasthenia (79)
Distorted lullabies (82) Amendatory (78) I can become (82)
Misery's no crime (81) Wolf and dog (80)
 
 
REVAMP (80) cover 50
Here's my hell (81) Head up high (80) Sweet curse (79) Million (82)
All goodbyes are said (79) Break (80) Disdain (81) Disgraced (79)
Kill me with silence (81) Fast forward (80) The trial of monsters (79)
Under my skin (78) I lost myself (78)
 
 

venerdì 23 agosto 2013

After Oblivion Discography

 
Dalla Bosnia un technical death coi crismi della classicità.
 
 
STAMINA (81) cover 78
Deliverance (82) For the rebels (81) Vultures (82)
Breeding perdition (81) The carnal form (80) Septic mind (80)
Ascent of misery (80) Stamina (82) Hatred profound (81)
 
 

martedì 20 agosto 2013

Letteratura classica/Balzac VII

 
La fragilità riposta, il mistero annunciato, la conversione spontanea, l'appartenenza illuminante. Parabaola breve e significativa, toni da pensionanti già narrati, resoconti di vite vissute nel sacrificio. Una società segreta religiosa, esplicitata nella missione di salvataggio di un padre e di una figlia malata. Un po' pallida la Parigi delle scene, che non va oltre la pur pregnante abside iniziale di Notre Dame. Originale e sottovalutato.
VOTO 7/8

mercoledì 14 agosto 2013

Letteratura contemporanea/Alvarez

 
Vicenda romanzata assolutamente accattivante, facile il ricorso alla scomposizione narrativa delle quattro sorelle, ovvia la trasposizione storica di particolari noti oltre il Mar dei caraibi. Qualche salto temporal-decisionale si rivela brusco, l'introspezione a scivolare da un character all'altro. Ma restano più impresse le pagine della prigionia, delle messe domenicali, del tragico e commovente finale. VOTO 7,5

venerdì 9 agosto 2013

Mortad Discography

 
London-based death metallers with a wonderful Iranian female singer (and a great vibe).
 
 
THE MYTH OF PURIFY (82) cover 71
All that's born must be destroyed (80) Waste of my rage (83)
The heights (82) Mirage (80) Feels like suffocation (81)
The myth of purify (80) I'm not interested in being interesting (81)
By default (81) The voice (90) That which is human (82)
 
 

lunedì 5 agosto 2013

Horrorland/Un gatto nel cervello


 
Sceneggiatura 6,5: idea spendibile al limitare della genialità, trasposta su un testo quantomeno rivedibile di ovvietà annunciate, tra la carne al fuoco degli appassionati sventolatori di bandiera.
Scenografia 5: mai abbozzata di filari di alberi posizionati a casaccio, interni argentiferi di budget ridotti come sempre all'osso, giostre insaguinate della provincia del nulla.
Cast 5: pessimo pigmalione malato, il gigante buono che recita se stesso ha smarrimenti che vanno bel oltre le amnesie dello script raffazzonato con i tagli delle sue pellicole.
Regia 5,5: splatter sempre coinvolgente, tra liquidi azzurri e marroni di noti detersivi, a risvegliare a tratti la pellicola dormiente dei ripetuti miagolii in salsa cerebrale.
 

sabato 3 agosto 2013

Il mito Rohmer/Triple Agent



Sceneggiatura 6,5: soggetto particolaristico di interessi storici, resa lenta come da trademark, precipitazione finale di effetti e concatenazioni, il retrogusto della commozione non sfonda il muro della lontananza.
Scenografia 6: un isolato della Parigi degli anni '20, le auto d'epoca, gli interni damascati, la profondità dell'aula del tribunale, meri fondali per l'ennesima rappresentazione teatrale.
Cast 6,5: una buona direzione complessiva per un'omogeneità di situazioni serenamente raffrontabili al contesto storico-politico, gli occhi di ghiaccio abili a nascondere segreti ed emozioni.
Regia 6,5: i continui inserti giornalistici in bianco e nero una semplice fuga dalle difficoltà di ambientazione, lo stile imperterrito sordo alla possibile rivisitazione della trama spionistica, l'equilibrio della storia spostato volutamente sulle quotidianità vissute a vuoto. 


venerdì 2 agosto 2013

Yimou Filmography/Keep Cool



Sceneggiatura 7-: tuffo rinfrescante nella commedia, atmosfere vagamente kitaniane al vaglio della censura cinese (che impose l'happy ending, n.d.w.), il mordente fiacco nella seconda parte autocitazionista.
Scenografia 6,5: contemporary Beijing (già oltremodo datata, n.d.b.), una ciclata a Tien An Men e molti interni cluastrofobici tra condomini, librerie e ristoranti a karaoke.
Cast 6,5: onore al merito per Jiang Wen e il suo stalking triviale, la modella fedele al ruolo della vita reale in un contesto di follie macchiettate a bende e coltellacci da macellai.
Regia 7: riprese sconnesse a dare il ritmo della metropoli del duemila, primi piani dal basso, particolari che frusciano, dialoghi un filo ridondanti nella dilatata parte centrale dello show.

giovedì 1 agosto 2013

Wenders Filmography/Hammett

 
 
Sceneggiatura 6: l'equilibrio citazionistico tra l'omaggio e la rappresentazione, specchi di immagini già riflesse, il suono metallico del falso, l'oniricità del produttore e della messinscena storiografica.
Scenografia 6: uno scorcio reale di scale antincendio e botteghe di verdurai, la ricostruzione notturna degli interni noti, vicoli di manifesti a ideogrammi e colore rosso di una certa esteticità.
Cast 6: il dubbio della finzione rimosso, applicazione di canoni recitativi avulsa, l'utilizzo di finti cinesi di etnia non cinese il segno datato dei tempi del noir da fotoromanzo. 
Regia 7: patine di una luce fredda e assente, la commissione e il genio, la sfida della prima vede soccombere il secondo, sacrificato a musiche di scena e sparatorie inossidabili del modus recitandi appropriato.