mercoledì 29 giugno 2022

Cinema britannico/Ultima notte a Soho

 

Sceneggiatura 7,5: partire prevenuti contro una pellicola per il battage pubblicitario non è mai una buona idea, è bello ricredersi ogni volta, e sperare che un giorno si possa tentare nuovamente di far divenire l'horror mainstream, come nei primi anni duemila. Meraviglioso pastiche di stili che mescola Il diavolo veste Prada con Polanski, il gore con la commedia. Chapeau, dai, diveniamo banali anche noi, per cospargerci il capo di cenere. 
Scenografia 8: le immagini finali di Soho deserta con le prime luci dell'alba valgono una menzione extra, ma per tutto il film una delle zone più centrali di Londra sa luccicare al massimo delle sue possibilità, tra le luci rosse dei peep shows e quelle verdi dei pub, scale di un passato che ha tanto da nascondere.
Cast 7: questa favolosa Valentina nera piace, per come si muove, per come cambia, per come si adatta. Il livello scende con qualche deus ex-machina, ma soprattutto con i comprimari veri (uno su tutte la madre della protagonista).
Regia 7,5: che dire di questo regista che veniva da esperienze giudicate positive ma di tutt'altra risma? Qui sforna il film capolavoro, con le ombre iconiche che giocano il ruolo delle persone reali, le coltellate di 100 notti uguali a loro stesse, il revenge porn della lotta di sesso.