sabato 29 aprile 2017

GialloSvezia/Eklund


Una spanna sopra altri autori del GialloSvezia, assai più banali (Lackberg, Larsson) quando non ridicoli (Persson), lo stile di Eklund restituisce un intreccio magistrale di tempi e personaggi, introspezione labirintica da psicologia vera, 4 innocenti presunti e un unico quinto personaggio di contatto che solo le date incrociate (di uno straniamento finale comunque eccessivo, n.d.b.) faranno confermare come assassino non dichiarato di un libro da leggere d'un fiato.In love with Brommaplan. VOTO 7,5

venerdì 21 aprile 2017

Cinema americano/Ave, Cesare



Sceneggiatura 7: a colpi di genio inframmezzati con la routine, una storia sgangherata da trademark del fratello a due teste, il fixer e la trasposizione cinematografica del doppione.
Scenografia 7: la Los Angeles più bella della finzione, i set cartonati dei fifties e un paio di locations ideali tra capannoni industriali e note chiostricità messicane.
Cast 6,5: un cartellone di noti attori cani, la sigaretta del nome tradotto, il ciuffo del comunista inconsapevole, il pasto tardivo del padre fumatore che si confessa.
Regia 6,5: il messaggio di fondo chiaro nel ridicolizzare i fili invisibili che comandano gli atti umani, la resa poetica del colorismo da musical, l'immagine estetica complessiva come sempre frammentata da un coito interrotto.

giovedì 20 aprile 2017

Cinema svedese/Andersson II



Sceneggiatura 8: il secondo tomo, la trilogia delle affermazioni a Cannes, un grandissimo vivente, scene da infilare come piccoli corti, la follia che domina nelle citazioni dotte di un poeta.
Scenografia 6,5: set virati grigio ocra di una Svezia settantiana con macchine in coda e banconi da digestivi, ambienti bucolici contaminati dai rifiuti, appartamenti di un unico grande condominio in attesa della morte.
Cast 6,5: golfisti, camerieri di bar hopperiani, zombies, cittadini in attesa alla fermata del bus, orchestre che suonano in ospedale, riunioni di lavoro attorno a una sfera magica.
Regia 6,5: il Piccione ancora da venire, c'è meno staticità e più movimento persino all'interno dei piani sequenza in successione statica del trademark anderssoniano.

martedì 18 aprile 2017

GialloSvezia/Asa Larsson


Trama semplice, troppo semplice per un thriller, dall'intreccio ovvio e dichiarato, a rapire l'attenzione del lettore con un incipit fantastico di una notte di escursioni nel lago in cerca di aeroplani nazisti. Personaggi assai ben caratterizzati, dal team di polizia ai fratelli coltelli di commerci illeciti del tempo della guerra, frequenti incursioni nel passato e una voce narrante morta, Kiruna che si staglia in the distance tra i ghiacci perenni del nord del nord. VOTO 6,5

lunedì 10 aprile 2017

Academy Awards Foreign Movie/Sweden



Sceneggiatura 6: humour grigio, zone di sovrapposizione, il destino immutabile, la stazione dei sentimenti terminali, un senso di déja-vu prevalente.
Scenografia 6: il complesso residenziale alla periferia di una città svedese indefinita, cimiteri di collina e supermercati con prodotti in offerta, l'anonimato nella fila di garage da gas di scarico.
Cast 7: un giusto premio per l'interpretazione accaldata del burbero convertito, i flashback non sempre credibili si portano dietro qualche interrogativo di troppo.
Regia 6: l'ironia dei tentativi di suicidio falliti si esaurisce presto, la redenzione che punta diritta a un finale scontato, le riprese oniriche volutamente esagerate nell'ambiguità comico-drammatica.

venerdì 7 aprile 2017

Academy Awards Foreign Movie/Iran



Sceneggiatura 7,5: la Morte di un commesso viaggiatore a intrecciarsi nella Tehran contemporanea che batte al ritmo dell'occidente sotto la cappa pesantemente invisibile del regime.
Scenografia 6,5: un appartamento da evacuare, piazze di alberi piantati, sistemazioni provvisorie a garage e stendibiancheria, scale di una vendetta da portare a termine prima della fine delle riprese.
Cast 8: fantastica la coppia cardine della vicenda, il tormento e la rabbia maschile, la riservatezza e la perseveranza femminile di una società che fatica a trovarsi ogni giorno.
Regia 7,5: intro fulminante di grande cinema (le luci del set teatrale, n.d.b.), poi la percezione del doppio binario che mantiene ad alti livelli la recita di un cast da Oscar.

mercoledì 5 aprile 2017

Academy Awards Foreign Movie/Denmark



Sceneggiatura 7: una storia da raccontare, l'odio di ogni guerra, la violenza che genera violenza, un debito di eserciti da far pagare caro. Emozioni in bilico tra buonismo e commozione facilmente sincera.
Scenografia 7,5: scenari originali con fattorie isolate del 1945, coste da sminare tra dune e palloni da calcio, il mare che assiste immobile all'esplodere delle giovani vite buttate.
Cast 7: un grande gruppo che perde pezzi ma non colpi, il burbero buono che chiude la pellicola con un gesto, la paura del futuro in occhi persi in uno spazio senza tempo.
Regia 7: grande successo di pubblico locale, le mani del regista danese alternano punti di ripresa concedendo qualcosa all'estetica nel triste cammino per l'epilogo parzialmente redimente.

martedì 4 aprile 2017

GialloSvezia/Persson


Una storia fiacca sin dall'inizio assai improbabile (a bordo di aerei privati a menù differenziati), l'indagine lenta fino allo spasimo con pochissime variabili da definire in corsa, la figura del vecchio alcolizzato e la porzione di storia corrispondente l'unico slot a ricalcare i terreni fertili e notissimi del GialloSvezia. Personaggi anonimi e inverosimili nella nutrita schiera di poliziotti, una Svezia di carta che non esce dagli stereotipi degli orsi allo Skansen, Eskilstuna assente, il bullismo e le comunità islamiche somale appena abbozzati. VOTO 5-

Academy Awards Foreign Movie/Australia



Sceneggiatura 6,5: latitudini insolite per una storia classicamente veronese, l'amore che deve sacrificarsi all'idillio delle tribù, il sentimento semplice e diretto di una società non assimilata.
Scenografia 8: meravigliosi scenari incontanimati, cascate dove fare il bagno e crateri dove osservare un tramonto ai lapilli, Vanuatu perla oceanica eternata da una fotografia incisiva.
Cast 6,5: Tanna che dà spazio alla recitazione spontanea di drammi di vita quotidiana, senza quel pathos in più che separa la recitazione dalla recita.
Regia 6: due registi down under e una storia ben confezionata, molte pause di dialoghi in lingue locali e una patina sottile di estetismo che non scava a fondo nelle vicende.

domenica 2 aprile 2017

Academy Awards Foreign Movie/Germany



Sceneggiatura 7: follia e umorismo, le linee del grottesco che prevaricano l'intenzionalità, l'effetto complessivo che non rende giustizia al ruolo di favorito (?) agli Oscar.
Scenografia 6,5: una Bucharest per certi versi sorprendente che alterna ai noti condomini ceauseschiani il mondo degli expats fatto di uffici a vetri, hotel con piscina, block residenziali di ultima generazione e cocaina nei locali notturni,
Cast 7: ottima l'interpretazione di una Mueller persa in un'esistenza squallida tra illusioni di carriera e l'azzeramento individuale, a volte goffo in un ruolo difficile Tonì il guascone in trasferta.
Regia 6,5: disturbante in certe visività volute, efficace in dialoghi senza un copione, poche immagini a veicolare un messaggio di affetti in un mondo desolatamente vuoto,

Cinema italiano/Perfetti sconosciuti




Sceneggiatura 7,5: l'idea derivata, il cellulare consegnato a mani estranee, la scatola nera delle vite segrete, la resa a metà tra la commedia e il dramma in un soggetto giustamente già copiato.
Scenografia 5: pellicola da tutto in una notte che al pari di altre similari (Le prénom, n.d.g.) non prevede altri luoghi al di fuori della casa dove si consuma una lunghissima scena, poco avvezza ai particolari.
Cast 7: 7 attori attorno ad un tavolo, la gara è a chi interpreta meglio il proprio verosimile personaggio, anime diverse di un'unica degenerazione collettiva assai ben raccontata.
Regia 6,5: il Genovese di Immaturi ha preso una strada inattesa e consapevole, il David non sì dà alla spazzatura, i toni adattati a situazioni che fanno ridere e silenzi di ghiaccio.