giovedì 23 giugno 2016

Venezia 72/Remember



Sceneggiatura 7: finché c'è vita c'è speranza, il dramma della demenza a intrecciarsi con quello della peggior pagina della storia, un twist inatteso a lucidare un soggetto riuscito nel momento del suo compimento.
Scenografia 7: Canada e Stati Uniti, ville lussuose e case modeste, supermercati e posti di confine, taxi e Greyhound bus, panorami a lungo raggio e giardini rinchiusi.
Cast 7,5: parata di anziane stelle dall'accento germanico, l'adesione ai principi della trama più che realistica nel mondo abbandonato del Nord America del terzo millennio.
Regia 7,5: ritmo atomico d'eccellenza, toni da thriller sospeso, scene di dialoghi a richiamare, passaggi a vuoto di luci da accendere, defunti da chiamare e nomi da scambiare. 

domenica 19 giugno 2016

Venezia 72/El Clan



Sceneggiatura 7: una storia da raccontare, la protezione al crimine e il governo corrotto, i legami famigliari e la scomparsa progressiva, l'intreccio tra sport, malaffare e sentimenti.
Scenografia 6: molte auto americane (troppo vecchie per essere contemporanee alle vicende narrate, n.d.b.) per le strade deserte, location pallide di un benessere che non basta mai.
Cast 6: il vuoto esistenziale di generazioni perdute dal mito del denaro facile, non c'è introspezione profonda per pedine che mantengono come da soggetto una superficialità assoluta.
Regia 6: sequenzialità facile di sequestri, riscatti ed esecuzioni nel nulla di un paese prigioniero della propria esistenza, scene rapide che si susseguono senza porre allo spettatore troppe domande.

domenica 12 giugno 2016

Letteratura contemporanea/Baricco


Grande facilità e piacere di lettura a fronte di vicende grottesche ed improbabili, realismo magico di un esordio fulminante che mantiene aspettative nella sfida di uno stile discorsivo con ripetizioni volute e ridondanti. VOTO 7+


Venice 72/Anomalisa


Animazione d'eccellenza per un nome alla regia di creatività passata e presente, realismo ai massimi di variabili verosimiglianza confondente del tratto e lentezza da tempo reale delle vicende, poesia di esistenze segnate da cambiare, l'illusione di una speranza  che svanisce con la magia della notte del Midwest. Toccante.




giovedì 2 giugno 2016

Venice 72/The Danish girl



Sceneggiatura 7,5: il precursore e l'ideale, la consapevolezza e l'amore, una storia sublime tra migliaia inutili, il desiderio che cola  progressivamente dallo sciogliersi della maschera di cera.
Scenografia 6: location note un po' furtivamente camuffate di altre tinte imprescindibili, la Copenhagen dipinta e la Parigi belga, un carcere nella prigionia di un sesso sbagliato.
Cast 7,5:una statuetta alla persuasione, un applauso poco convinto al fronteggiare delle convenzioni, la complicità che pervade le scene più mélo del dramma.
Regia 6: il contributo delle riprese al successo del film è marginale secondo canoni artistici, toni da dramma hollywoodiano classico come da patina filmografica hooperiana, qualche scena ben fotografata e un eccesso di linearità stordente.