martedì 17 settembre 2019

Letteratura 'africana'/Mc Call Smith II


La Zia, ha tradito. Le avvisaglie c'erano. Introdurre un personaggio con toni melodrammatici da cultura popolare. La missione nel villaggio non propriamente nativo. I misuratori di pressione e i mobilifici di periferia. Guizzetto. VOTO 6/7

giovedì 12 settembre 2019

Horrorland/Ten (2014)



Sceneggiatura 4: parliamo proprio, come da titolo e maiale in locandina, di un'ennesima rivisitazione del famoso racconto della Christie, versione all-female e battaglia di stereotipi. Intuizioni mutuate che si sussegguono, maschere, slasher e twist in un mare di buchi e dialoghi assurdi. 
Scenografia 5: il 1972 e gli occhiali tornati di moda, il tailleur d'ordinanza e la libertà espressiva che ora non c'è più, una villa/modellino che rimane la parte più riuscita di tutto il proegtto.
Cast 3: raramente il livello complessivo di recitazione raggiunge livelli così deprimenti, di conversazioni senza senso e spaventi ritardati o anticipati. L'immobiliare Devon (foto sotto, n.d.b.) la meno peggio.
Regia 3: preistoria del cinema amatoriale, effetti speciali (?) ridicoli e la sfumatura in nero a chiudere ogni scena, nella follia di alcune messe in scena per veri appassionati del genere.

venerdì 6 settembre 2019

Letteratura 'africana'/Mc Call Smith I


Stile elegante e leggero, di un'ironia sottile ed educata. Scene di vita quotidiana che viviamo in prima persona: sentimenti, passioni e sottintesi di un'ambiente assimilabile all'universalità delle peculiarità locali. Un mistero poco analizzato, e abbandonato a metà. VOTO 6