lunedì 25 maggio 2020

Cinema americano/La verità di Grace



Sceneggiatura 7: un thriller classico che mescola carte del dramma a tinte legali, nell'insight interessante della comunità nera del sud degli Stati Uniti.
Scenografia 6,5: Greenbriar, periferia di Atlanta che funge da 'piccola cittadina della Virginia', il mattonato tipico delle mansions abbandonate e delle cantine di torture autorizzate.
Cast 7: al di là delle battute mal recitate da qualche attore, resta l'immagine di una tenace e ambiziosa avvocatessa, oltre a quella di una donna distrutta nella sua vita e dalla sua vita.
Regia 6,5: l'excursus centrale a flashback è troppo lungo, per il resto il dramma semplice che si svela nel finale autorizza la processualità sfortunata degli studios lontani da Hollywood.

Cinema italiano/Figli




Sceneggiatura 6,5: a scontare i difetti classici del cinema italiano, tra cui paternalismo e autocommiserazione, sviluppa complessivamente un pensiero critico quasi super partes.
Scenografia 7: la Roma in cui ci si butta dal balcone ha la classe minima del palcoscenico teatrale, tra le botteghe e i viali alberati della prima periferia.
Cast 7: una coppia che sembra rodata e che ondeggia tra le situazioni tipiche della doppia maternità/paternità, in un metacinema dove il realismo è acuito da improvvisi sermoni.
Regia 6,5: c'è la leggerezza della commedia, c'è qualche spunto di riflessione lasciato aperto, per un film icona di una generazione persa a inseguire sogni irrimediabilmente sepolti.


lunedì 18 maggio 2020

Thrillerland/The perfection



Sceneggiatura 6: la passione che traspare e viene trasmessa nella prima mezz'ora è magnetica, forse il film avrebbe dovuo svilupparsi di più in quel senso, sacrificando la storiella dei cattivi educatori.
Scenografia 6,5: Shanghai va di pennellate d'immagini, alcune pregevoli, una provincia cinese che regala suggestioni profonde di dighe e lacci emostatici, una 'cappella' semi-iconica.
Cast 5,5: le mani recise e gli insetti vomitati non rendono giustizia all'amore improvviso, facile palcoscenico per pervertiti l'infrastruttura ramificata del concorso di violoncello.
Regia 6: si torna indietro velocemente, per mostrare ciò che non era stato mostrato prima. Tecnica non certamente esclusiva di scene comunque in pista, il sesso, la suggestione, la mattanza.

Cinema spagnolo/Contrattempo



Sceneggiatura 7,5: versioni diverse di due omicidi, svelate in un finale a sorpresa che nasconde per molto tempo la realtà effettiva con verità assolutamente possibili.
Scenografia 7: Vall de Nuria conquista con il suo trenino bianco e blu a richiamare quello rosso del Bernina, un hotel decisamente Shining-like, curve di cervi, strade di Barcellona.
Cast 6,5: qualche incertezza nello spostare il sedile dell'auto, una prova evidente di foto falsificate, stabilità da automobilisti molto perspicaci.
Regia 7: grande visione complessiva della pellicola, supporta le azioni di mistero, i dialoghi di intensità, le panoramiche di fotografia.

venerdì 15 maggio 2020

Cinema spagnolo/Durante la tormenta



Sceneggiatura 8: il matrimonio perfetto della fantascienza col thriller iberico buio e notturno molto in voga in queste stagioni che stanno ridisegnando anche le mappe, le memorie eterne della caduta del muro di Berlino a intrecciarsi con le storie d'amore presenti, passate e future.
Scenografia 7,5: Vallpineda assume da subito i contorni di quelle località secondarie miracolate dal cinema, una urbanizaciòn che ci sembra quella che è fuori dalla nostra finestra, la stazione dove a volte fermano anche i nostri sogni.
Cast 7: ci sono i noti professori con la loro inclinazione per il sesso femminile, e gli agenti di polizia che restano in disparte per riconoscenza, torbidi amanti assassini e una figlia da ritrovare a ogni costo.
Regia 7,5. quando la classe lascia il segno, le atmosfere del film rendono bene la paura e la tensione di una situazione sospesa nel tempo e nella mente, la facile soluzione dell'incubo una falsa pista rigettata all'ultimo secondo.

NeoNoirLand/Mute



Sceneggiatura 6: qualcuno si azzarderebbe persino a fare paragoni con qualche commedia romantica cinese, da cui sono prese 3 coincidenze 3, al netto del faccione di Marx sulle banconote di un futuro peggiorativo che non vivremo.
Scenografia 7,5:  Berlino sotterranea di droni che consegnano cibo, schermi informativi dove ordinare qualsiasi cosa, sotterranei effettivamente alla Blade Runner di vecchi vicoli berlinesi e uscite della metropolitana del peggior funzionalismo.
Cast 6,5: una coppia di depravati che marca in positivo la pellicola, un mutismo non sempre funzionale alla recitazione di ponti dove sporgersi e orsi da disegnare.
Regia 6,5: fantascienza di buone idee di base a intrecciarsi col thriller classico e il noir contemporaneo, scene magistrali di grande impatto visivo in balia di un soggetto non perfetto.

mercoledì 13 maggio 2020

Ozpetek filmography/Napoli velata



Sceneggiatura 6,5: atmosfere rétro e magiche che permeano pertinentemente Napoli, storie d'amore e di pazzia, il mistero che cresce e si svela mantenendo in piedi interesse e storia.
Scenografia 7: i vicoli del centro vecchio della capitale duosiciliana, ammennicoli urbanistici e cortili dove appaiono e scompaiono situazioni, lo spot per il museo archeologico nazionale.
Cast 6: lo sguardo perso della Mezzogiorno si interfaccia alla perfezione con l'algida assenza del suo doppio partner, femminielli di costume e un mistero che trascende la storia della città.
Regia 7: il finale aperto è solo l'ultimo gradino di una climax che porta il film a crescere lungo il suo percorso, dal mélo iniziale alla morbosità passionale di certe pellicole pregresse del turco di Roma, sino a un mistero che attraversa le mille paure delle nostre menti.

Cinema francese/Grandi bugie tra amici



Sceneggiatura 6: il tempo immortale dei sequel, che il passare degli anni non esiste per capisaldi di vita comune, per messaggi che si vogliono tramandare per generazioni.
Scenografia 6,5: Cap Ferrat e un fascino innegabile, spiagge di chilometri di acque oceaniche, una villa splendida di giardini conformisti e vecchie Mehari per vagabondare.
Cast 6,5: facce note che recitano una parte già avuta, si rende facile il benessere vacanziero dell'amore e della bevuta, le preoccupazioni dimenticate troppo in fretta.
Regia 6: sprazzi di commedia tra le righe di un dramma eterno, il convivere con gli altri come carta fondamentale da giocare nel percorso a ostacoli.

Cinema americano/In the shadow of the moon



Sceneggiatura 5: la componente fantastica prevale troppo facilmente e rapidamente sul thriller con matrice neo-noir di un inizio fulminante, rendendo mera accademia più di metà del film.
Scenografia 7: Philly luccica, nelle luci rosse e blu della polizia di un passato di colazioni per cena, nelle luci futuristiche di grattacieli azzurrati nella notte eterna delle catastrofi imminenti.
Cast 5,5: ci sono limiti, nella resa di attori non sempre illuminati da una regia che privilegia le immagini ai dialoghi, la componente famigliare a perdersi negli anni.
Regia 7,5: grandissima capacità di resa, la cinepresa valorizza scene violente e dettagli di quotidianità con la stessa passione, seguendo troppo passivamente la sceneggiatura.

lunedì 4 maggio 2020

NeoNoirLand/Freddo a luglio



Sceneggiatura 7: thriller vero, non c'è il pilota automatico, sviluppi sorprendenti incrociano una trama bipartita, la morale mescolata in un'esistenza che si tramanda inutile e dannosa.
Scenografia 7: il finto Texas orientale, qualche orchestrina messicana a ricreare l'ambiente verdissimo dello stato di NY, un capannone di noleggio VHS iconico nella notte dei giganti.
Cast 7: l'assortimento è di lusso, la malattia anticipata dello sfortunato eroe, la perspicacia ben recitata dell'investigatore, il dubbio continuo del padre di famiglia.
Regia 7,5: quando la ripresa è fruizione che passa la funzione, le linee di fondo abbracciano un inizio horror di scorribande notturne in case abitate, un finale gore di mattanze senza ritegno in ruderi chateau-like.