lunedì 29 giugno 2020

Letteratura classica/Cortazàr


Genio assoluto che scompone due trame similari con diversi protagonisti e ambientazioni in un fiume di capitoli con numerazione sparsa, per trait-d-union brevi dissertazioni filosofiche, citazioni, poesie, un alter ego che narra ciò che di importante ha da lasciare un tomo epocale. VOTO 8,5

Cinema spagnolo/Tuo figlio



Sceneggiatura 7: un revenge movie che lascia sul posto solo colpevoli in un giudizio estremo della società medio-borghese di provincia, la par condicio ad attaccare anche la minoranza rom.
Scenografia 6,5: la movida di Saccani è anche quella delle propaggini più lontane del lungo fiume, l'opera iconica di Calatrava, i viali larghi per le moto di Blas Infante.
Cast 7: l'interpretazione totale del Coronado assorbe i dettagli della professione e plana sulla propria ragionevolezza assurda della giustificazione a ogni costo, standard il contorno giovanile.
Regia 6,5: noir di attese e trame da costruire, il colpo di scena affidato alla narrazione indiretta, il male che si estranea dalle riprese quasi a sfuggire alla catalogazione possibile.

lunedì 22 giugno 2020

Cinema spagnolo/El Aviso



Sceneggiatura 7: trama fantastica che cade nella rimozione di un dubbio, nel castello di carta delle menti malate, successioni di combinazioni e rapine a mano armate per un piccolo classico immortale.
Scenografia 7: Guadalajara e i taxi smarriti della banda rossa, condominii di mattoni e strade larghe, grattacieli di nuova costruzione, che tutto ha già il profumo della più grande vicinanza.
Cast 6,5: c'è un bambino dall'aria smarrita, c'è un detective che ha le allucinazioni, ci si sveglia dal coma tra i parenti che non credono ai numeri, madri senza paura per una spesa alla stazione di servizio.
Regia 6,5: critiche a una resa che fa delle pause i momenti salienti, rivive momenti di una sovrapposizione temporale mescolata tra bullismo scolastico e teorie matematiche, storie che ritornano nella tradizione dei luoghi maledetti.


venerdì 12 giugno 2020

Consigli per la lettura/Viaggiare in giallo


6 storie di 6 autori noti per i loro gialli, il viaggio un pretesto a unire il triste Frecciarossa schiavoniano con il bus per Girona della Bartlett, la crociera di lusso di un bar che ha perso smalto con un traghetto per la Sardegna. Più interessante l'episodio sulla solita Brianza velenosa, e quello (unico) di reale condizione turistica ambientato a Praga.
VOTO 5/5/5/6,5/6,5/6

Cinema argentino/Intuition



Sceneggiatura 6,5: come in un vecchio episodio di CSI, due misteri, uno principale e uno secondario a intrecciarsi, un terzo mistero di contorno a introdurre i personaggi.
Scenografia 6: c'è un suv che ha la vernice rossa, c'è una ragazza che ha i capelli blu, la disperazione di una famiglia di ROM, la città rimane lontana dagli eventi.
Cast 6: Pepa migliora, ma il resto del cast è sempre ai livelli di un'accettazione minima, tra confessioni ritrattate e spifferi ferali di liquori da bere in compagnia.
Regia 6,5: un mood un filo più nero rispetto alla pellicola precedente, Montiel aggiusta il tiro andando sul sicuro della cinematografia (americana) pregressa.

Cinema argentino/Perdida



Sceneggiatura 6: i colpi di scena sono esageratamente prevedibili, e la storia non può assumere tratti che vadano oltre il mero intrattenimento di una serata.
Scenografia 7: una location fenomenale in Patagonia di discoteche da stupro e hotel in legno dalla vista mozzafiato, a Palermo non uscite senza chiudere la porta di casa.
Cast 6: interpretazioni di una sufficienza tirata, specie quelle maschili, che il fascino della mujer emerge sempre, anche sui divanetti di ciondoli da strappare.
Regia 6: complessivamente il mosaico si compone di traffico e autorità, non sempre così collimanti, un'isola di segregazione e un ospedale dove ogni anno si presenta un passaporto falso.

Cinema spagnolo/The motive



Sceneggiatura 6,5: un finale a sorpresa che spiazza, proprio quando l'assenza di ispirazione si è trasformata in getto d'inchiostro, gli inquilini e i telefoni che cadono nei cortili.
Scenografia 6,5: il monumento icona in una scena da cartellonistica, ma anche pochi portici di periferia e piastrelle decorative andaluse rovinate.
Cast 7,5: Javier Gutierrez si conferma interprete di grande spessore, da vincente o da perdente sa incarnare ogni scena di grande realismo, coadiuvato, in questo caso, dalla produzione messicana. 
Regia 7: i toni della commedia amara prevalenti sul mistero di una casa che racconta storie, l'incastro riuscito di intro e outro, pennellate rare di poesia visiva.

giovedì 4 giugno 2020

Cinema spagnolo/Hogar



Sceneggiatura 7: quando si inceppa il meccanismo del successo bisogna sacrificare sempre qualcuno per ripartire: una famiglia, un appartamento, la dignità. Nerissime verità.
Scenografia 6,5: Barcelona che da subito incanta con Horta, e sorprende anche al Carmel, città in bilico tra due identità che convivono faticosamente, le città appartengono solo a se stesse.
Cast 6,5: perseverare nel terrore, non c'è più la moglie alla porta, il gin dell'incidente, le agenzie pubblicitarie che garantiscono contratti milionari. Applicare al resto del cast gli stessi parametri non sarebbe generoso.
Regia 7: il ritmo è giusto, le riprese sono cool, un confezionamento forse eccessivamente pulito per un thiller classico di quella che definiremmo ormai la nueva ola del cine espanol de Netflix.