martedì 24 ottobre 2017

Horrorland/Hush



Sceneggiatura 6: stilema a 4 mani, l'infuso di novità al sapore del linguaggio dei segni, tentativi di fuga da ponderare, il ciclo classico che si chiude con la sequenza obbligata delle morti.
Scenografia 6,5: una villa isolata che sa rendere il remoto, auto da vandalizzare e telefoni che trasmettono una paura nemmeno troppo prolungata.
Cast 7: la moglie del regista che vive benissimo il suo ruolo di sordomuta, una telefonata via computer per Squish, il killer psicopatico più che realistico di maschere iconiche gettate.
Regia 7: il marito dell'attrice e una carriera a colpi in canna sparati male, il momentum della pellicola giocato sulla semplicità e i momenti da salto sulla sedia dell'horror prototipale.


mercoledì 18 ottobre 2017

Horrorland/Paradise Beach



Sceneggiatura 4: la pretesa alla 127 ore di poter sostenere un film intero su un singolo evento, contorno di preparazione e lunga attesa del nulla, Boyle o Collet-Serra non sono Hitchcock.
Scenografia 8: riprese a volo d'uccello che magnificano lo scenario della spiaggia paradisiaca australiana, acqua cristallina e onde per surfisti-prede, uno scenario senza spettacolo.
Cast 5,5: Blake a suo agio con cellulari e videochiamate, due parole di un falso spagnolo e una paura abbozzata nello sguardo che non riesce a rendere l'orrore dello squalo.
Regia 5: una crasi stilistica tra Turistas (l'intro e la mattanza centrale) e la saga di The Shark (la lunga attesa di maree, pinne e scogli) che fallisce nella folle ambizione di dilatare tempi prevedibili a dismisura.

martedì 17 ottobre 2017

Letteratura contemporanea/Aciman


Romanzo incisivo che propone temi intrecciati (la maggiore età e l'orientamento sessuale) in un'ambientazione ottantiana complessivamente riuscita per quanto priva (nella parte ligure) di riferimenti reali. Pregiudizi assenti e tante sensazioni da descrivere passo a passo, un cappello lento come lo svolgersi degli eventi, la breve effimera e liberatoria gioia ben resa dal capitolo romano. Classico a prescindere dalle etichette fastidiose. VOTO 7


lunedì 16 ottobre 2017

Horrorland/L'ombra della paura



Sceneggiatura 8: pastiche di terrore, mitologia islamica (il djinn e le sue manifestazioni), denuncia sociale della condizione femminile sotto gli ayatollah e documento storico della guerra Iran-Iraq. Comunque lo si prenda, un soggetto assai ben riuscito.
Scenografia 7: Tehran magica di uffici a scrivanie mute e strade deserte dove fuggire a piedi nudi, l'Europa così vicina e così lontana.
Cast 7,5: un'attrice, un'interprete bambina (entrambe iconiche), un chador volante e una bambola mutilata, il retaggio guerrafondaio dell'impotenza da bunker, l'espressività che trattiene la rabbia della rivoluzione.
Regia 7,5: la lezione anvariana è ricorrere a paure spezzate, in una realtà già terribilmente angosciante di missili e misoginia, riprese che accelerano in un finale tormentato di apparizioni e fughe dalla città.

lunedì 9 ottobre 2017

Horrorland/Train to Busan



Sceneggiatura 7: classico concepimento, epidemia zombie in divenire, pause e cambi situazioni di plausbilità in una fuga interminabile a sacrificare l'eroe buono del pubblico.
Scenografia 6: un treno di linea e le sue ossessioni in chiave fisiologica, una stazione ferroviaria di fili asiatici e binari insanguinati.
Cast 6,5: realismo a vagonate di plotoni in corsa e morsi contaminanti, canzoni da recite scolastiche e senzatetto che scelgono l'altruismo.
Regia 6,5: scuola di animazione per la classe del 1978, lunghi piani sequenza che sottolineano i momenti clou della pellicola, sempre elegantemente confezionata nelle riprese.

mercoledì 4 ottobre 2017

Letteratura contemporanea/Pennac II


Il ciclo con le sue conferme tutt'altro che scontate: personaggi che si muovono in sequenze random, eventi drammatici narrati con la leggerezza della commedia, un turbinio di situazioni improbabili rese possibili da un humour distaccato, la scorrevolezza dello stile che spezza in continuazione dialoghi e situazioni. Classico. VOTO 8