mercoledì 18 ottobre 2017

Horrorland/Paradise Beach



Sceneggiatura 4: la pretesa alla 127 ore di poter sostenere un film intero su un singolo evento, contorno di preparazione e lunga attesa del nulla, Boyle o Collet-Serra non sono Hitchcock.
Scenografia 8: riprese a volo d'uccello che magnificano lo scenario della spiaggia paradisiaca australiana, acqua cristallina e onde per surfisti-prede, uno scenario senza spettacolo.
Cast 5,5: Blake a suo agio con cellulari e videochiamate, due parole di un falso spagnolo e una paura abbozzata nello sguardo che non riesce a rendere l'orrore dello squalo.
Regia 5: una crasi stilistica tra Turistas (l'intro e la mattanza centrale) e la saga di The Shark (la lunga attesa di maree, pinne e scogli) che fallisce nella folle ambizione di dilatare tempi prevedibili a dismisura.

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