venerdì 27 luglio 2018

Letteratura contemporanea/Postorino


Storia vera romanzata, l'amore ai tempi delle SS, il punto di vista insolito dei tedeschi pro regime per forza, semolini come opere d'arte e partite di latte avariato. Storie d'amore e flashback che si intrecciano a spezzare la monotonia di una quotidianità immobile, il percorso della WWII plausibilmente percepibile tra tane del lupo e cieli sgombri di aerei nemici. Introspezione abbozzata, l'elemento estraneo ebreo a insinuarsi come verità evidente malcelata, lo stile fresco e piacevole del filone rosa (non a caso il nome della protagonista, n.d.b.) storico. VOTO 6/7

giovedì 26 luglio 2018

Horrorland/Truth or Dare



Sceneggiatura 5,5: l'intuzione di Calux un cult a prescindere, il gioco infantile di un inferno in videogame, rametti secchi di cause religiose e santoni a predicare penitenze.
Scenografia 6: Rosarito nome esotico springbreakiano dalle movenze losangeline, fughe in auto vecchie di qua e di là da un confine immaginariamente reale.
Cast 5,5: una coppia scoppiata sin dall'abbinamento delle attrici, sopravissute alla mattanza a perorare un seguito globale di YouTubers, alcolismo e omofobia nella contemporaneità del tutto.
Regia 5,5: un paio di spaventi e la deformazione al computer dei volti, pause da copione e una serie di uccisioni sacrificate alla sottotrama dell'amore-odio adolescenziale femminile, il regista commediografo e i toni in sottofondo.

Thrillerland/A quiet place



Sceneggiatura 6,5: ciechi e dall'udito assai sviluppato, i mostri di domani hanno solo una delle tante facce di quelli odierni, la paura è reale in un universo che ha ceduto troppo facilmente come in ogni fantascienza che si rispetti.
Scenografia 7: un ponte memoriale per l'astronave zgomatoasa, una fattoria già casa trasformata in base scientifica di camminatori a piedi nudi e chiodi che non si rimuovono dalla scena del delitto.
Cast 7: la Blunt ossessione di mamma che partorisce senza poter gridare, i figli superstiti cuore di famiglia disabile e una buona assonanza con la non facile trama.
Regia 6,5: attore di consistenza con tendenza esagerata al mellifluo, regista a basi estetiche sviluppate, Krasinski e la tensione palpabile, il finale aperto intuizione che fa dimenticare l'ossessione proseguizionista. 

martedì 17 luglio 2018

Flags/Côte d’Ivoire


WHERE THE FLAG BEARS THE COLOURS OF THE LAND

Nowwegototogo. Try and pronounce it with a strong German accent of a young male. Did you get it? But why are we here then? With Swiss tourists and Portuguese planes we search our way. Eppure non era stato facile, due giorni interi a stomaco bloccato, l'upload dei documenti che bypassa la trasferta torinese di Fiona, la mail a lungo attesa durante una volée alla Federer ai tempi del Green pallonato, 'votre requete de visa a été approuvé'. E il catalogo Bradt per una volta più avanti di quello Lonely Planet, il malarone dei 60 euro che non è ancora venuto il 17 luglio (festa nazionale), il tuffo nel vuoto con i polacchi londinesi di JBE, la quinta trasferta su sei da relegare a un ritorno sonnolento e soporifero, l'andata in contemporanea o quasi con amici che non viaggiavano in aereo dallo stesso numero di anni dell'assenza dalle seminfinali mondiali di Svezia e Inghilterra. Lettori automatici di passaporti A'dam style, ma il terminale piange di aree bimbi e un solo punto ristoro con hamburgher pricey, il capitano annuncia con largo anticipo moderate turbolenze africane che non intaccano la lettura di Drogba stampellato né il sonno del ragioniere portoghese, il riso ormai escluso a priori dai menù d'alta quota di un Timido rassegnato alle nubi. Finger e il volo per Parigi della Corsair, cartelloni Orange, un caldo umido appena accennato ed ecco che scesa la rampa di scale il cartello e-visa rende una formalità veloce la posa degli indici e la foto smagrita dalle ore di attesa, il mio nome chiaramente esposto, 'bonjour', Felix già dappertutto come in ogni paese inventato da una persona sola. Riemerge Lima, Akwaba, il nuovo ponte che giapponesi e coreani realizzano su progetti francesi, concessionarie auto nella notte universale delle periferie, le case prefabbricate dei giochi dell'ECOWAS, lo skyline di Manhattan tra fulmini e bagliori che lasciano comunque lontana Gotham City, la rue des Jardins immaginata e ritrovata assai diversa con le serrande abbassate dei Deux Plateaux. Jean-Marc è l'amicizia spontanea, i ricordi di Lione, una birra offerta alla bandiera del Villa Mango, folgorazione iniziale di un Booking che spalancava per la prima volta orizzonti dell'Africa del golfo, riposo ferale di repellenti scalati dal rimborso Excel. Le matin, c'est Halassane pour une securité pas necessaire, c'est la piscine où en Statuto on nous a dit de ne pas se baigner, c'est l'omelette presque complète que ressemble à une pizza Napolitaine, c'est le cadeau de Guaye a priori, c'est le café qui reste la seule chose à me rappeler qu'il y a un peu d'Italie dans moi. Whatsapp e i tempi della metropoli da 5 milioni di abitanti, arrivano in coppia alle 9.10 del mattino e stregano il pubblico che segue in differita le vicende, un pastore guida che fa da autista e la giovane donna imprenditrice di un continente spesso e volentieri lontano dai pregiudizi che lo frenano. Let's start the service in English, as requested, but here no one hates neither the French language nor the French people, Cocody, on va le voir beacoup de fois mais jamais arriver à le maitriser, i graffiti di animali colorati su case in costruzione, le ambasciate dei grandi amici di Helsinki una di fronte all'altra, appartamenti che costano una fortuna per una moneta comune che non ha (ancora) livellato le differenze da paese a paese. Plateau è il primo punto d'arrivo mentre diluvia romanticamente in questa stagione delle piogge che si avvia a conclusione, i video in diretta che mostrano l'approccio alla Cathédrale immortalata sul magnete per Franco, il burbero del santo e una messinscena in cui si perdonano i peccati nel confessionale, le vetrate dell'architetto italiano portatrici di messaggi spirituali firmati sul registro e dettagli brutalisti a richiamare il grande simbolo del paese, quell'elefante che la nazionale non ha potuto esibire tra le attrazioni Caffiane di Mosca. Emboutilage, c'est pas encore ton moment, maintenant on va croiser le Biafra et les Libanais qui vendent des chiens au feu rouge, Treichville resterà un nome sulla mappa da assegnare al ricordo della Moschea mediorientale, Marcory uno svincolo in costruzione della commercialità occidentale di Decathlon e Ibis, Port Buet lontana di navi e un lungomare artificiale di una Corniche che verrà, Gonzagueville il lato triste e conosciuto, strade di fango e baracche in lamiera, appena la gioia di qualche Maquis dove ballare il Coupé Decalé come un qualsiasi Solo du Grand B uscito dalle biografie viventi della de Latour. Voilà, villette in costruzione punteggiano il lato nord della nuova statale a quattro corsie, cartelloni di luppolo verde il lato sud di capanne ristoranti e onde maestose, il mercato che interrompe lo scroscio d'acqua sulla periferia di Grand-Bassam, prima storica capitale delle epidemie di febbre gialla a venire e rivolte di mogli al confine tra la fatiscenza imperiale e la segregazione coloniale. Nuovi hotel e la placca commemorativa alle vittime del terrorismo islamista, un bistro praticamente parigino, palme e strade calme di placide attività di produzione di ceramiche, le Musée des Coutumes che raccoglie solo due dei vestiti tradizionali delle monarchie-etnie della complessa struttura ivoriana, un geco in bronzo a rimpiazzare un cavallo senza orecchio venduto solo in gruppo, minitesi di laurea su geografia e storia degli ex possedimenti francesi. L'uomo della Martinica dirà di sì, il virus ebola è stato sconfitto nella vicina Liberia da cui gli agutì attraversavano il confine indisturbati e privilegiati, la bière c'est du Castel, e Elsa avvolge di malinconia la crescita europea di chi ci prosegue, alloco o banane fritte il piatto che evita chi non può dire di essere stato in Costa d'Avorio, Abidjan, il nome che da bambino ci piaceva tanto, un Jardyland ou bien Le Pub c'est pareil. Mocaille sale per un selfie sfuocato, Sara studia con noi le evoluzioni politiche mondiali, Sylvie che per email augura un caloroso benvenuto al turismo d'affari malese più che malesiano, le man du Maroc qui boit des coups double, triple, quadruple, comme vous voulez... Et s'ils sont venus vous chercher hier, ils vont venir aujourd'hui. Adevarat, dar o doua zi incepe cu o jumatate de ora de intarziere. E i nomi cambiano, il Waterfront 'donato' dal re di Rabat che non ha bisogno di nuove strade, Abobo lontana di pregiudizi universitari, Yopougon immensa où ils sont bien faire la fete, i panni lavati della lavatrice più grande al mondo, prima e seconda zona industriale di un giorno prevalentemente soleggiato, Brassivoire la mossa Heineken (2017, n.d.b.) a conquistare il mercato della Bock stellata, il trapasso tra foresta (in città) e savana progressivo di alberi della colla, le infrastrutture del post guerra civile l'invidia degli stati vicini e non solo, i manifesti Orange che scandiscono i km che scorrono placidi tra panorami incontaminati e qualche capanna tradizionale di pays bas o termitai aggressivi. Yamoussoukro, -kro means village, the number of times I've been here is uncountable, this is the capital since 1983, but nothing has been moved here, il sentore è nuovo, mezzo asmarino, mezzo canberrino, agenzie di viaggi per proseguire nel cammino della ferrovia sino al confine col Burkina, un motorino giallo che rompe la vastità del nulla, guide turistiche non dedicate e un caffé dimenticanza assenza di una dipendente al souvenir shop religioso di paramenti sacri e foto ingiallite del nostro mentore eroe. Ma la sorpresa più grande non si annuncia, si nutre di analoghi divieti nei luoghi di culto di altre religioni, la firma degli artisti e la domanda da non fare, vestiti africani sfarzosamente eleganti, un secondo piano di architetti libanesi e terrazze panoramiche, un terzo piano dove esercitare lo zoom in condizioni di vertigini conclamate, et les écolaires sont là-bas, pietre miliari da basilica e immancabile marmo di Carrara come in ogni feticcio di dittatori vogliosi di lasciare un segno indelebile. Il a aimé, au principe j'étais un peu faché, mais c'est normal, et puis il faut manger maintenant, così tra i viali deserti della proiezione architettonica di un'idea ecco l'ex palazzo presidenziale, il lago dei coccodrilli permalosi, la moschea che fu costruita un anno prima, le pourboire qu'on a bien laissé en dollars, il ristorante dell'alba di Tripadvisor che ripaga di Kedjenou e Attieké, maschere che si producono in serie, un lavandino per lavarsi le mani con vista valet, drappi rossi e discussioni locali su metodi di cottura, percorsi nella vita, preferenze. La Fondazione è il monumento più bizzarro, gli auditorium a ripetizione, il palcoscenico (pare) più grande della Terra, corridoi bui di spie dalle sedie rosse, tappeti pregiati come moquette, raccolta di foto in bianco e nero e statue memoriali, visita guidata di microfoni che non funzionano e soffitti razionalisti, la cartolina e la proposta, il piede nudo di default, l'acqua in bottiglia di plastica e i sovrappassi autostradali, il tachimetro delle confessioni a quota 130. Saranno tre le ore di Felix in auto nel caos di Cocody, gli studentati e il caos cacofonico alla fermata del bus, la coda di ogni svincolo tra un cielo di nuvole al tramonto e i lavavetri universali che desistono subito, le enoteche di ogni Bordeaux e i ristoranti spagnoli per il business che fa volare l'economia, une soupe de carpe noire que le soir est doux et calme après tout. L'Abidjanaise è l'inno nazionale, l'elefante nel coat of arms della serie disegnata da grafici francesi di discussioni ai vasoni (RIP Silvano), quando scende la notte era piacevole scendere pochi scalini sino alla cucina del Mirabelle, la grappa al cacao del primo produttore mondiale, e il wi-fi che avvicina un mondo che ciechi leaders allontanano. Il prezzo non è economico, nessuna maggiorazione senegalese da intermediario, Bingerville sarà sulla ricevuta, si torna alla coppia maschile ringraziando cappellini e scollature per la varietà delle riprese, toujours au telephone, una camicia colorata e via verso il Banco predestinato, parco nazionale e polmone verde di un caldo che azzoppa, il verde degli alberi, l'arancio della terra, il bianco delle nuvole a rappresentare magnificamente il vessillo tricolore di questa splendida terra di promesse africane. Indoviniamo le impronte degli animali, arriva un bus carico di studenti, le foglie artistiche e le formiche aggressive, un Kotokou di stima da gustare tra le confessioni che si accusano bonariamente a vicenda, panni stesi e comunità che respirano bene, l'aneddoto dell'escursione che fu sospesa per un cliente stanco, la prima scuola coloniale e l'analfabetismo funzionale di sacrifici umani (RIP Bouba) che aprono gli occhi a chi vuole cercare di cambiare la parte sbagliata dell'anello nero. Adjamé, une autre commune du Grand Abidjan, il medio va verso il basso e colpisce al cuore di condomini abbandonati e pessime condizioni di base, on avait déjà été ici mais on n'avait pas vue la richesse coloniale d'une rue et des ses environs, i cantieri navali, il legno dipinto di rosso, alberi che ombreggiano istituzioni, un imam e il suo incontro sconosciuto con la cortesia, finestre colpite al volo senza nemmeno essere editate, il commercio di una strada dakarina a boutique d'alta moda (Ettyk et Woodin). Cap Sud è il mall che potremmo trovare nelle nostre città, una mostra d'arte nei corridoi e originalità non concesse agli autoctoni, mogli e metal detector, il n'y a pas beacoup de monde qui veut écouter le zouglu, encore les jardins, Espace 331, i televisorini sintonizzati sulle repliche, les brochettes qu'il faut attendre pour trop longtemps, poi enfin l'ennesima ex-capitale di una cronistoria spietata, ricchezza maggiore evidente di case a tetto a spiovente a colmare il gap tra le città in luogo di un palmeto eternato dalla Carrefour. Binger, Treich e gli altri che ancora vivono nella toponomastica, le maestranze di Combes per tagli da parrucchieri molto Bronx-Barbès e teste di donna ancora sconosciute al grande pubblico, una caserma-giardino botanico dalla bellezza mozzafiato e teneri riposi di coppiette sulle panchine, un fromager di 200 anni e la sobrietà delle foto ricordo, quartieri interi di nuova espansione dove l'assenza di verde allontana l'Africa e avvicina il Sudamerica, rotonde e viali in salita di inedite attività turistiche, ça c'est surtout une billetterie, il cuore che si abbandona al suo feticcio più amato, l'immensa periferia di controlli aeroportuali e feste di compleanno delle nipoti. Il reste une douche à prendre, et puis quoi, évidemment, 'et puis Lisbonne' (cit.).