venerdì 25 novembre 2016

Allen Filmography/Café Society



Sceneggiatura 6,5: commedia romantica nei fatti banale, ma con squarci di sensibilità imprevisti, nei toni assolutamente assimilabile ai prodotti alleniani degli anni 10.
Scenografia 7: belle ricostruzioni degli ambienti dei Trenta gloriosi, abuso di missioni spagnole a LA, un locale che ricorda da vicino l'epopea mafioso-culturale della NY dell'epoca.
Cast 6,5: impegno nei due protagonisti principali, innamorati veri, un filo di allenismo trasmesso alle comparse che recitano battute un tempo destinate a lui,
Regia 6,5: scene brevi e inquadrature riuscite, un finale che lascia il segno nella notte di Capodanno di pensieri lontani a riscattare tutta una introduzione noiosamente inutile.



domenica 20 novembre 2016

Cinema francese/La piccola Lola



Sceneggiatura 6,5: il  mondo oscuro delle adozioni internazionali, un certo senso da primato occidentale e la vaga speranza di un figlio appesa alla fragilità di pochi fili.
Scenografia 7: Alpi savoiarde di segreterie telefoniche e ninnoli da neonati, campi fluviali e remork asiatici, il senso del bello reso attraverso la semplicità del quotidiano.
Cast 6,5: ruoli che imprigionano in stereotipi da registratori di messaggi, l'ironia che riesce a trascendere il dramma di attimi protratti di disperazione.
Regia 6,5: il senso dell'odissea perennemente incompiuta, i tic di coppia che seguono un percorso piuttosto sui generis, scatti pennellati a ridare ciò che la burocrazia toglie alla Cambogia.

venerdì 18 novembre 2016

Consigli per la lettura/Bizot


Testimonianza. Due eventi cruciali e contorno di commenti postumi. Il tono didascalico che inganna, Squarci di realtà a volte dubbie. Madri di figlie. Galline e catene. Automobili e perquisizioni. La storia che passa e lascia il segno, quello negativo dei tempi da ricordare. VOTO 6,5

mercoledì 16 novembre 2016

Cinema italiano/La pazza gioia




Sceneggiatura 7: consuetamente epocale, una carriera di commedie drammatiche, la lacrima finale dopo le risatine a denti stretti, la lente d'ingrandimento su di un altro fazzoletto di realtà.
Scenografia 7,5: Toscana in spolvero anche senza location a effetto, muretti di discoteche, cipressi di statali, campi di lavori agricoli, portici illuminati di alberghi termali.
Cast 8: sublime la schizofrenia brunitedeschiana, assolutamente di livello la madre senza prole interpretata dalla moglie del regista per una riuscita coppia un po' à la Thelma & Louise.
Regia 7,5: commozione da quotidianità triste come da DNA virizano, la provincia protagonista, una climax che culmina nelle redenzioni finali di un presente senza speranza.

sabato 12 novembre 2016

Letteratura contemporanea/Vazquez Montalbàn


Carvalho al suo meglio: attentati gastronomici e voli panoramici, ricette dettagliate e quadri di un'Oriente turistico, pensieri della mezza età e vita vissuta di ogni momento. Leggermente dilatato l'incipit catalano, esageratamente noir il finale affrettato, fantastica la parte thailandese tra portieri d'albergo e tassisti, mafiosi locali e luoghi di ristorazione, con menzione speciale per il lungo inseguimento nel sud di luoghi noti e meno noti. VOTO 7,5


domenica 6 novembre 2016

Letteratura contemporanea/Adler Olsen II


Esordio di incipit che pescano incertamente di qua (Lackberg) e di là (Mankell) nella nutrita letteratura di genere 'giallo Scandinavia', salvo liberare a pieno da prima di metà tomo le caratteristiche peculiari dell'adlerolserismo, con momenti di azione vibrante (l'inseguimento del treno, le siringhe in ospedale, la mattanza al bowling) a prevalere sui dettagli investigativi comunque portati avanti nel rispetto stilistico di vita personale e di gruppo. VOTO 7,5

Horrorland/The other side of the door




Sceneggiatura 6: il déja-vu è stantio di metafore e twist, un compitino senza inventiva che vive di esperienze riciclate su fantasmi e apparizioni improvvise.
Scenografia 7: fantastica India che aggiunge elementi nuovi di goticità, piccoli frammenti di quotidianità della grande metropoli, vetrate traforate e ampie sale di ricevimento.
Cast 6: una madre e le prove di una vita, templi di domande e risposte, incubi quotidiani portati con dignità di recitazione minima da un cast onesto.
Regia 7: merce rara di punti di ripresa  mutevole, qualità imprevista per uno script horror, paesaggismo del subcontinente diffuso e scene buie scary style.
                                                                                                                                           

sabato 5 novembre 2016

Horrorland/Lights Out



Sceneggiatura 6,5: fiaba nera di compagne d'istituto psichiatrico, il lato oscuro della mente, paura distillata lungo tutta la pellicola di parti centrali troppo lunghe.
Scenografia 6,5: un appartamento sull'Hollywood Boulevard, una villetta standard di piani alti infestati al buio di notti losangeline infinite.
Cast  6,5: realistica la prova della Turner, buono l'esordio del piccolo ermafrodito dell'incipit a rossetto, la moglie del regista e il Leone di Persia meno convincenti.
Regia 7: un film di successo tratto da un corto identicamente condensato, la trama supera il limite iniziale del già visto grazie a riprese di qualità con numerosi piani sequenza argentici.