mercoledì 16 novembre 2016

Cinema italiano/La pazza gioia




Sceneggiatura 7: consuetamente epocale, una carriera di commedie drammatiche, la lacrima finale dopo le risatine a denti stretti, la lente d'ingrandimento su di un altro fazzoletto di realtà.
Scenografia 7,5: Toscana in spolvero anche senza location a effetto, muretti di discoteche, cipressi di statali, campi di lavori agricoli, portici illuminati di alberghi termali.
Cast 8: sublime la schizofrenia brunitedeschiana, assolutamente di livello la madre senza prole interpretata dalla moglie del regista per una riuscita coppia un po' à la Thelma & Louise.
Regia 7,5: commozione da quotidianità triste come da DNA virizano, la provincia protagonista, una climax che culmina nelle redenzioni finali di un presente senza speranza.

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