mercoledì 25 maggio 2016

Cinema brasiliano/Que horas ela volta?



Sceneggiatura 6: anti-buonismo un po' scontato nel rispetto delle regole codificate dalla società classista, il ricco approfittatore, lo spirito libero e indipendente, il rapporto tra madre e figlia sacrificato dal lavoro opprimente.
Scenografia 6,5: San Paolo si vede poco, i giardini curati dei quartieri di villette presidiate dalla security, interni lussuosi e piscine per gli ospiti, un appartamento da dividere per un futuro da riscrivere.
Cast 8: prove notevoli per tutto il cast, con una punta di eccellenza per la giovane interprete che spezza cuori a ripetizione nella sua fermezza incrollabile.
Regia 6,5: Sundance e il cinema indipendente, i ritmi sono quelli caldi del Sudamerica, le pause brevi di vita quotidiana, il destino che scorre veloce come un fotogramma impazzito.

martedì 17 maggio 2016

Letteratura classica/Conan Doyle


Incipit. Paradigmi. Fumo di Londra. Discendenza sassone. Il gusto del dettaglio. Deduzione sistemica. Trucchi e travestimenti da maghi d'altri tempi. VOTO 7



sabato 7 maggio 2016

Horrorland/28 weeks later



Sceneggiatura 7: una storia diversa con nuovi personaggi di un incipit baviano, il primo distretto della ricostruzione, pause d'amore mortale, panico da fughe un filo trascinate.
Scenografia 7,5: l'Isle of Dogs e i suoi grattacieli di dieci anni fa, location contemporanee e datate nel fascino desertato degli speedy pizza abbandonati e delle cattedrali nel deserto gallesi.
Cast 6: non c'è la convinzione, tranne nell'agghiacciante prologo 70's style, per portare avanti con lucidità  il delirio programmatico della trama a zombi e derivati. 
Regia 6,5: il canario madrileno che aveva conquistato tutti a suon di script, desaparecido di errori quasi voluti (l'amatoriale resa al computer della mattanza in elicottero, la fuga che si interrompe improvvisamente tra infetti e codici rossi) che macchiano suggestive riprese di falsificazione non evidente del primo episodio.

venerdì 6 maggio 2016

Horrorland/28 days later



Sceneggiatura 8: bipartizione, lo scenario apocalittico inatteso e l'orrore nell'orrore infinitamente superiore, la tensione che non cede mai dinanzi a uno script assolutamente futuribile.
Scenografia 8: spettacolari le riprese di luoghi notissimi e noti della capitale inglese, menzione d'onore per le luminarie demolite della casa dei carrelli accatastati, passando per la villa-caserma, le barriere autostradali e la chiesa rifugio dei cadaveri.
Cast 7: realismo la parola più difficile per gli attori in balia di situazioni possibili e grottesche, i militari di professione salvati spesso dalle luci basse nella base.
Regia 8: un nome una garanzia, Boyle si applica fermamente al filone già dall'intro fulminante delle scimmie, passando per i festini hard e le immancabili aggressioni degli zombi. Un film perfetto.

mercoledì 4 maggio 2016

Cinema italiano/La mafia uccide solo d'estate



Sceneggiatura 6,5: abile mascheratura da commedia romantica con qualche effettiva concessione al genere, memorandum storico della grande stagione di Cosa Nostra nel silenzio generale di chi finge di combatterla ora come allora.
Scenografia 7: cartoline da Palermo, monumenti noti e luoghi efferati di omicidi, il montaggio delle scene d'epoca che si affianca in maniera naturale alla memoria delle pietre.
Cast 6,5: semplice e genuino l'attore regista, vana di leggerezza la fiamma di una vita intera, il cast dei giovanissimi a dare fiato e prospettive alla prima metà della pellicola.
Regia 7: Pif, pif, pif, a piccoli passi nel mondo del cinema con la c quasi maiuscola, immagini toccanti di una commozione postuma, la speranza che si tramanda di generazione in generazione.