lunedì 27 marzo 2017

Cinema americano/Animali notturni



Sceneggiatura 6: l'acclamare della folla che grida al capolavoro, la realtà di parti forse volutamente lasciate all'interpretazione, una trama nella trama intrigante di abbozzi soggettistici.
Scenografia 7: l'eleganza di uno stilista, acconciature e pose come citazioni di moda, flash improvvisi di location vivide nel loro assoluto anonimato.
Cast 6: la sottotrama narrata non ha nelle interpretazioni i toni violenti descritti, più consoni alla vacuità losangelina borghese i lunghi silenzi espressivi della Adams.
Regia 7,5: capacità evidenti nel mescolare grottesco e narrazione, dialoghi affettati da palcoscenico hollywoodiano, sbalzi improvvisi di tensione e immagini patinate da riviste, il Tom Ford regista si fa apprezzare in maniera evidente.

mercoledì 15 marzo 2017

Letteratura contemporanea/Lackberg X


Stilisticamente paradigmatico, l'alternanza ridotta che cela il mistero, le vicende famigliari distribuite equamente, il lavoro della squadra di polizia inframmezzato alle incursioni del factotum, gli indizi disseminati in maniera dissimulante. L'intreccio cede in un finale che non risponde a qualche interrogativo, in una Svezia generica di maneggi e villette, ad esclusione della splendida intro nella neve. VOTO 6,5

mercoledì 1 marzo 2017

89th Academy Awards/Fences



Sceneggiatura 6,5: il maestro del Pulitzer in versione fedeltà, le trame wilsoniane che segnano il lento incedere di eventi a precipitazione drammaticamente triste.
Scenografia 6,5: Pittsburgh dei 50's, essenzialmente una strada di un quartiere residenziale a mattoni dove si svolgono le bevute di gin e i litigi pretestuosi di un'esistenza per nulla fallita.
Cast 7: Viola sommessa e non sottomessa, il regista attore sessantenne impegnato in lunghi monologhi dalla temperatura emotiva un po' troppo variabile.
Regia 7: effetto nouvelle vague degli esordi con piani sequenza altmaniani, l'opera si segue con attenzione, l'ancora al teatro del soggetto ben gettata.