giovedì 12 agosto 2021

Trilogy/Fear Street Part III (1666)

 


Sceneggiatura 6,5: tessere le trame di una trilogia, che si concluda felice riservando alle origini un ruolo privilegiato di un'ora lenta e preparatoria.
Scenografia 6,5: quadri paesaggistici di comunità religiose dei primi secoli americani, puritani, streghe e peccatrici, prima del rientro alla base di ogni inizio.
Cast 6,5: il bacio finale è appassionato, ma anche gli uomini lungocriniti di una recita al passato hanno il potere di far attendere a lungo lo switch temporale.
Regia 7: sono quelle luci anni Novanta così pacchiane, così estreme, così colorate, a farci ricordare che il regista ama saper infilare scene con grande attenzione all'estetica.



Trilogy/Fear Street Part II (1978)

 

Sceneggiatura 7: citazionismo fatto bene, la mattanza del campus estivo in un'ambiente genuino che evoca streghe e anni Settanta.
Scenografia 7: ombre e luci tra le capanne di legno, torce e grida che si inseguono, il ruolo degli alberi nella terra degli umani. 
Cast 6,5: sorelle che si scambiano di ruolo tra le canzoni disco music di una Georgia immaginaria che vive nei nostri ricordi spaventati.
Regia 6,5: toni rigidamente settati sullo slasher per un pubblico di teenager, una notte in cui la paura serpeggia per una location che ci ha decisamente inghiottiti.