martedì 30 aprile 2013

Alcest Discography


Atmosferic France, le radici metal appassite nel corso dell'evoluzione.


LES VOYAGES DE L'AME (81) cover 80
Autre temps (82) Là où naissent les couleurs nouvelles (83)
Les voyages de l'ame (80) Nous sommes l'emeraude (82)
Beings of light (80) Faiseurs de monde (83) Summer's glory (81)


ECAILLES DE LUNE (80) cover 75
Ecailles de lune (80) Percées de lumière (78)
Solar song (81) Sur l'ocean couleur de fer (80)


SOUVENIRS D'UN AUTRE MONDE (81) cover 67
Printemps Emeraude (80) Souvenir d'un autre monde (82)
Les iris (81) Ciel errant (80) Sur une autre rive je t'attendrai (82) Tir Nan Og (80)



domenica 28 aprile 2013

Cinema cinese/Forest of death



Sceneggiatura 5: l'occidentalizzazione asiatica, il peccato veniale CSI-like, l'apocalittica soluzione aliena a spezzare le ali a una minima poesia da commedia greca, processi in loco con alberi testimoni.
Scenografia 5: incerta localizzazione thailandese, i televisorini universali proiettano news, le serre della biologia trasudano macchinari, il luogo culto rimane sottoutilizzato tra riferimenti e tronchi tremanti.
Cast 5,5: di overacting e underacting, le fila reggono sino al tormentato triangolo finale nel folto delle apparizioni extraterrestri, laddove pellicola e interpreti si dissociano dal buon senso.
Regia 6: quando i fratelli camminano da soli, lo spunto è interessante di riprese virate in verde in una foresta da thriller soprannaturale, l'elemento horror assente, la tensione in fotogrammi superficialmente affrettata.



sabato 27 aprile 2013

Cinema italiano/Sette note in nero



Sceneggiatura 6: intelaiatura da giallo classico, finale da telefilm coevo, incapacità pindarica di convincere, l'ambiguità onirica sottodimensionata rispetto a inutili diversivi di sospetti scontati e indagini di provincia.
Scenografia 6: Siena pallida, il Campo in una passeggiata pomeridiana, il buio argentico di un taxi senza riferimenti cartografici, cartoline introduttive da Dover e da Firenze.
Cast 6,5: i frequenti primi piani rendono giustizia agli occhi spiritati della veggente O'Neill, non c'è corrispondenza di intenti tra gli zoppicanti (in tutti i sensi, n.d.b.) protagonisti maschili.
Regia 7: al netto di un soggetto travagliato, riluce limpida la classe registica di intuizioni visive geometriche e citazioni del profondo Dario, parossismo rosso degli interni e tensione cadenzata dalle note di un carillon.





Il mito Rohmer/L'amore il pomeriggio



Sceneggiatura 8: l'universalità del messaggio dell'amore e la capacità di sfuggire alla banalità del fumetto, la prova delle relazioni pericolose e il peso di qualsiasi passato, il dubbio mai consumato di dialoghi e silenzi.
Scenografia 6/7: Gare Saint-Lazare di brasserie per gente di passaggio, la vita brulicante di insegne e automobili dal riflesso di un vetro, interni metropolitani a letti singoli e cucine che fanno da bagno.
Cast 7,5: due interpreti rimasti prigionieri della pellicola, eppure assolutamente versatili nelle loro emozioni in divenire, la seduzione fallita ha le forme di uno scherzo infantile della sfera famigliare.
Regia 8: un prologo quasi bunueliano assolutamente paradigmatico nelle sue assertazioni condivisibili, due atti più consoni alle tematiche rohmeriane di narrazioni centellinate e potere alla parola.



giovedì 25 aprile 2013

Yimou Filmography/La storia di Qiu Jiu



Sceneggiatura 7: trama lenta, matassa auto-riavvolgente a intervalli regolari, la determinazione femminile come unico valore aggiunto alla vita comunitaria che scorre ritmata dal cibo, in campagna come in città.
Scenografia 8: meravigliosa introduzione visiva al mondo cinese in tempi proibiti, dalle campagne dei noti aratri letterari alle cittadine pedonali, dalle uniformi rassicuranti alle biciclette e alle bancarelle ingenue della capitale.
Cast 7,5: non si dimentica l'espressione finale di Gong Li davanti alla realizzazione non più desiderata dei propri sforzi, né tanto meno la sua forza d'animo di donna incinta avvolta in abiti poveri in giro per valli e bus.
Regia 8: eccezionale quadro ambientale e socio-politico di un paese avvolto nel proprio sudario, tecniche di ripresa a fotogrammi e piani sequenza descrittivi, dialoghi adattati alla semplicità contadina. 



mercoledì 24 aprile 2013

Cinema italiano/Luca il contrabbandiere



Sceneggiatura 7: quando la denuncia si sposa con la connivenza, la bilancia in equilibrio tra stato e malavita, spunti classici dell'era tra inseguimenti polizieschi e regolamenti di conti urbani.
Scenografia 6,5: Napoli dimessa sino all'ultima magistrale scena in Piazzetta Marinari, per tacere di panni stesi tra stecche di sigarette e adunate funebri di motoscafi.
Cast 6: ritardo e falsità nelle reazioni emotive del Testi lo candidano a peggior interprete di sempre, tra contrabbandieri assai più consoni al ruolo e poliziotti schettiniani antelitteram.
Regia 7,5: magistrale direzione che alterna must violento del genere con contaminazioni splatter efficacemente indimenticabili, la televisione ravvicinata del boss un vezzo estetico elegantemente riuscito.



Letteratura contemporanea/E L James


La trama. Inevitabili i riferimenti alla fenomenologia del recente passato (dalla Weisenberger alla Meyers), l'innesto di scene di sesso con gonfiature e ridondanze, lo strascico verso i successivi capitoli prevedibilmente inutile. Violenza sulle donne supportata dal fanatismo.
I personaggi. Più falsi della finzione per bambini, senza rispetto alcuno per un valore letterario noto come introspezione, agiscono senza un vero pensiero di fondo.
L'ambientazione. Inesistente. Talmente fastidiosa per l'autrice da dover riciclare alcune note città americane della saga di Twilight.
Lo stile. Offensivo per la parola letteratura dover annoverare tra i propri fautori E L James. Banalità di raccordo tra le righe del softcore (a volte ben descritto). Insopportabile la tecnica del doppio virgolettato, detto e pensato, della protagonista.

Campione di vendita in 21 paesi...per chi scrive sinonimo solo della decadenza culturale contemporanea. VOTO 4


martedì 23 aprile 2013

Yimou Filmography/Ju Dou



Sceneggiatura 8: pastiche orientale di tragedia greca e misoginia universale, tra le trame del tradimento si innestano insanamente conati di repressione e di vendetta, l'unica libertà della donna è nella morte.
Scenografia 7: interni poveri e campagne di raccordo, le stanze dell'amore tra bacinelle di sostegno e piscine di annegamenti ripetuti, l'immagine di vecchia Cina ben elargita ai fotogrammi.
Cast 7: manca l'appuntamento con la morte del partner adorato Gong Li, per il resto a suo agio nei panni dell'amante clandestina torturata dal legittimo coniuge, libera di dare alle fiamme un mondo di tessuti tinti.
Regia 8: il fascino rétro del Technicolor nella sequenza di immagini pittoriche e scene di pura tensione emotiva, laddove solo il parricidio finale lascia qualcosa a desiderare in termini di veridicità e resa espressiva.


Il mito Rohmer/La mia notte con Maud



Sceneggiatura 7: perfezionismo nella ripetitività, la scelta già presa vacilla minimamente nell'esposizione alla conoscenza (e al piacere immaginato), la lotta di classe opportunamente esclusa dal contesto di borghesie sempiterne di matrimoni similari per forma e intenti.
Scenografia 7,5: Clermont Ferrand riluce nel bianco e nero che neutralizza il grigio fumo degli edifici, interni di chiese, stanze da salotto, bar dalle inconfondibili sedie dell'era del design povero.
Cast 8: esibizionismo coevo, la sensualità da toccare con mano, Françoise Fabian imprime il proprio nome tra le icone del cinema francese, il Trintignant ondeggiante ma non troppo misurato nelle proprie autocensurate emozioni.
Regia 8: minoritario il narratore, poche sentenze vitali di decisioni a prescindere, maggioritarie le pause dialogate, come a rendere interessante una semplice discussione in tempo reale tra amici e amanti, il supporto delle immagini vitale di incontri in spiaggia e rincorse nella pioggia urbana.


venerdì 19 aprile 2013

Saturnus Discography


Doom metal or form of art, from Copenhagen, Denmark.


SATURN IN ASCENSION (83) cover 90 POPULAR
Litany of rain (85) Wind torn (83) A lonely passage (82)
A father's providence (83) Mourning sun (83) Call of the raven moon (84)
Forest of insomnia (84) Between (85)


VERONIKA DECIDES TO DIE (81) cover 37
I long (82) Pretend (82) Descending (80) Rain wash me (82)
All alone (83) Embrace by darkness (80)
To the dreams (80) Murky waters (80)


MARTYRE (82) cover 50
Inflame thy heart (81) Empty handed (80) Noir (83)
A poem written in moonlight (83) Softly on the path you fade (83)
Thou art free (82) Drown my sorrow (83) Lost my way (83)
In memoriam (82) Thus my heart weepeth for thee (81)


PARADISE BELONGS TO YOU (81) cover 44
Paradise belongs to you (82) Christ goodbye (81)
Pilgrimage of sorrow (80) Astral dawn (80)
I love thee (82) Underworld (81)