domenica 28 aprile 2013

Cinema cinese/Forest of death



Sceneggiatura 5: l'occidentalizzazione asiatica, il peccato veniale CSI-like, l'apocalittica soluzione aliena a spezzare le ali a una minima poesia da commedia greca, processi in loco con alberi testimoni.
Scenografia 5: incerta localizzazione thailandese, i televisorini universali proiettano news, le serre della biologia trasudano macchinari, il luogo culto rimane sottoutilizzato tra riferimenti e tronchi tremanti.
Cast 5,5: di overacting e underacting, le fila reggono sino al tormentato triangolo finale nel folto delle apparizioni extraterrestri, laddove pellicola e interpreti si dissociano dal buon senso.
Regia 6: quando i fratelli camminano da soli, lo spunto è interessante di riprese virate in verde in una foresta da thriller soprannaturale, l'elemento horror assente, la tensione in fotogrammi superficialmente affrettata.



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