sabato 27 aprile 2013

Cinema italiano/Sette note in nero



Sceneggiatura 6: intelaiatura da giallo classico, finale da telefilm coevo, incapacità pindarica di convincere, l'ambiguità onirica sottodimensionata rispetto a inutili diversivi di sospetti scontati e indagini di provincia.
Scenografia 6: Siena pallida, il Campo in una passeggiata pomeridiana, il buio argentico di un taxi senza riferimenti cartografici, cartoline introduttive da Dover e da Firenze.
Cast 6,5: i frequenti primi piani rendono giustizia agli occhi spiritati della veggente O'Neill, non c'è corrispondenza di intenti tra gli zoppicanti (in tutti i sensi, n.d.b.) protagonisti maschili.
Regia 7: al netto di un soggetto travagliato, riluce limpida la classe registica di intuizioni visive geometriche e citazioni del profondo Dario, parossismo rosso degli interni e tensione cadenzata dalle note di un carillon.





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