martedì 23 aprile 2013

Il mito Rohmer/La mia notte con Maud



Sceneggiatura 7: perfezionismo nella ripetitività, la scelta già presa vacilla minimamente nell'esposizione alla conoscenza (e al piacere immaginato), la lotta di classe opportunamente esclusa dal contesto di borghesie sempiterne di matrimoni similari per forma e intenti.
Scenografia 7,5: Clermont Ferrand riluce nel bianco e nero che neutralizza il grigio fumo degli edifici, interni di chiese, stanze da salotto, bar dalle inconfondibili sedie dell'era del design povero.
Cast 8: esibizionismo coevo, la sensualità da toccare con mano, Françoise Fabian imprime il proprio nome tra le icone del cinema francese, il Trintignant ondeggiante ma non troppo misurato nelle proprie autocensurate emozioni.
Regia 8: minoritario il narratore, poche sentenze vitali di decisioni a prescindere, maggioritarie le pause dialogate, come a rendere interessante una semplice discussione in tempo reale tra amici e amanti, il supporto delle immagini vitale di incontri in spiaggia e rincorse nella pioggia urbana.


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