lunedì 27 agosto 2018

Letteratura classica/Richler II


Pout-pourri passionale di incipit autobiografici nell'ebraicità proletaria post WWII, contorni di regole e origini storiche, l'appiattimento che si consuma velocemente tra aneddoti di tornei inglesi e minibiografie dei giocatori più famosi. Testimonianza. VOTO 6

mercoledì 22 agosto 2018

Letteratura contemporanea/Gimenez Bartlett


Prolificità da indagini per due commissari, la castiglianità della città dei single, intreccio semplicemente accattivante di pochi sospettati tutti colpevoli, un ospedale semiperiferico di suggestioni notturne e fughe brevi dalla prosaicità delle lettere di addio. Mix classico di genere tra indagini e vita poliziesca, tra i più riusciti di una nutrita pattuglia mondiale. VOTO 7


lunedì 13 agosto 2018

Horrorland/Hereditary



Sceneggiatura 8: la casa delle bambole dell'orrore, la proiezione nel reale del subconscio, l'invocazione del male dominante, prismi di normalità aberrante, la possessione come fuga da un mondo di paure. Classico immediato degli anni a venire.
Scenografia 7: locations che valgono il viaggio, pochi respiri di una narrazione stanca, la strada troppo buia dell'incidente, una casa sull'albero costruita su misura per il film.
Cast 7: lo spessore della Collette richiama grandi interpertazioni di pellicole collegate del passato, la cartapesta di Byrne brucia, la Shapiro è l'emblema di una creepy side che non può realmente prendere possesso di uno stanco Wolff.
Regia 8: apparizioni citazioniste, decapitazioni angoscianti, sedute spiritiche che prendono fuoco, una cinepresa che spesso accarezza il sogno del piano sequenza in illusioni ottiche realistiche ed estremamente ben focalizzate. Un debutto da annali per Aster.