martedì 31 gennaio 2017

Cinema iraniano/Panahi VI



L'obbligo e l'esilio, il docu-fiction che martorizza le sezioni, la recitazione della gente comune che sfugge alla censura del regime, la furia e la distruzione a chiudere pagine in crescendo di vita quotidiana dalle tante sfaccettature nella metropoli infinita.

giovedì 26 gennaio 2017

Cinema italiano/Lo chiamavano Jeeg Robot



Sceneggiatura 7,5: Salvatores lanciò l'idea sino ad allora impensabile, i margini del miglioramento altrui assottigliati dalla favola forzatamente nera, pur con una dose di realismo contemporaneo sorprendente.
Scenografia 7: Roma e la sua quotidianità di camorristi e bande di benefattori, Tor Bella Monaca e i suoi non-luoghi il contraltare perfetto al romanticismo della vicenda.
Cast 7: a volte forzata la follia dell'infantilismo da trauma della tenera protagonista femminile, il buono e il cattivo alla pari nella loro sfida finale a colpi di ottima recitazione.
Regia 7,5: grande esordio di personalità, mattanze e pause nella giusta proporzione, il soprannaturale mai sopra le righe per un grande classico di questi tempi tormentati.

Letteratura contemporanea/Dicker II


Lo stile (accattivante e scorrevole per un pubblico più che vasto) del primo tomo è l'unica traccia rimasta dell'evento letterario che fu La verità sul Caso Harry Quebert. Non ci sono misteri in questo caso, solo una storia che si immagina da subito molto simile a come verrà raccontata alla fine, tra personaggi assolutamente inventati senza nessuna credibilità, né per le loro azioni, né per i loro sentimenti. Location immaginate parimenti di comodo senza alcuna presenza nemmeno di cartongesso. Adieu. VOTO 4