lunedì 25 maggio 2020

Cinema italiano/Figli




Sceneggiatura 6,5: a scontare i difetti classici del cinema italiano, tra cui paternalismo e autocommiserazione, sviluppa complessivamente un pensiero critico quasi super partes.
Scenografia 7: la Roma in cui ci si butta dal balcone ha la classe minima del palcoscenico teatrale, tra le botteghe e i viali alberati della prima periferia.
Cast 7: una coppia che sembra rodata e che ondeggia tra le situazioni tipiche della doppia maternità/paternità, in un metacinema dove il realismo è acuito da improvvisi sermoni.
Regia 6,5: c'è la leggerezza della commedia, c'è qualche spunto di riflessione lasciato aperto, per un film icona di una generazione persa a inseguire sogni irrimediabilmente sepolti.


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