lunedì 5 agosto 2013

Horrorland/Un gatto nel cervello


 
Sceneggiatura 6,5: idea spendibile al limitare della genialità, trasposta su un testo quantomeno rivedibile di ovvietà annunciate, tra la carne al fuoco degli appassionati sventolatori di bandiera.
Scenografia 5: mai abbozzata di filari di alberi posizionati a casaccio, interni argentiferi di budget ridotti come sempre all'osso, giostre insaguinate della provincia del nulla.
Cast 5: pessimo pigmalione malato, il gigante buono che recita se stesso ha smarrimenti che vanno bel oltre le amnesie dello script raffazzonato con i tagli delle sue pellicole.
Regia 5,5: splatter sempre coinvolgente, tra liquidi azzurri e marroni di noti detersivi, a risvegliare a tratti la pellicola dormiente dei ripetuti miagolii in salsa cerebrale.
 

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