giovedì 22 agosto 2019

Cinema islandese/La donna elettrica



Sceneggiatura 8: la poesia dell'indicatore magico, l'orchestrina jazz che si mescola a meraviglia con il coro di donne ucraine, la sola patria dell'uomo è quella per la quale bisogna lottare a costo dello sdoppiamento della propria personalità.
Scenografia 7: l'Islanda che qualcuno immagina noiosa, la complicità chiave dell'autoctonia, un bus che viaggia nell'acqua degli allagamenti di un cuore bisognoso di affetto.
Cast 7: non sempre perfetta negli allineamenti da doppione, la pasionaria ambientalista dà il meglio di sè nella sequenza thrilling del taxi all'aeroporto.
Regia 7: l'impossibilità del remake già deciso è prima di tutto nell'atmosfera metacinematica che pervade ogni scena, valore aggiunto di una storia sopravvalutata.


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