venerdì 8 luglio 2016

Venezia 72/Francofonia


            

Sceneggiatura 7:  idee di spendibilità estrema, genio e delirio, il sangue che scorre nelle vene dei corridoi, le sinapsi a sopravvivere alle invasioni sovrastimate del mondo esterno.
Scenografia 6: cortili disegnati, angoli di idoli trafugati, piramidi contemporanee di un archivio monumentale, la bellezza architettonica a prevalere sulla messa in scena banale.
Cast 5: personaggi che recitano, la maniera evidente a trapassare lo straniamento temporale continuato di televisioni che passano adunate naziste e altalene di sentimenti tra professionisti ante-litteram.
Regia 6: parte bene l'allegoria storica metà messaggio d'amore, poi gradualmente va a dominare un didascalismo fine a se stesso che nulla aggiunge alla secolare storia del Louvre,


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