venerdì 1 dicembre 2017

Kaurisrondus the 16th



Sceneggiatura 8: deboli, sconfitti, disperati, periferie, fughe, quotidianità, il mantra del Kaurismaki eterno che ritorna nell'accezione degli uomini di cuore che non si arrendono alle comunità inventate e ai confini ereditati.
Scenografia 7,5: un ristorante che può servire aringhe anche in sushi, il tram che scorre nella notte, le stazioni di polizia del funzionalismo, le stanze di juke-box fermi nel tempo.
Cast 7: un rifugiato poco siriano che contribuisce alla denuncia e all'autoironia, comparse kaurismakiane di lusso tra strimpellatori, imprenditori e camerieri.
Regia 7,5: ritmo lento e rintocco delle lancette, scene intermezzate da fermo immagine di dettagli rétro, incisività dei dialoghi (e doppiaggio amatoriale, n.d.b.italofono) che sa mescolare dramma e commedia, il tono sempre bonariamente distaccato a coinvolgere senza sforzo emotivo.

Nessun commento:

Posta un commento