mercoledì 20 marzo 2019

Cinema italiano/Virzì n



Sceneggiatura 7,5: la decadenza e il periodo d'oro, l'ammuffimento e l'impossibilità di un futuro, la sentenza su di un'epopea generazionale rimane volutamente in bilico per l'interpretazione dello spettatore.
Scenografia 7: Roma degli anni '80, auto dei carabinieri e prostituzione istituzionale, palazzi d'epoca con viste classiche sui simboli eterni dell'incapacità di fare altro.
Cast 7: tre stereotipi accentuati e ben resi del talento sprecato nel paese senza meritocrazia, camei deludenti di un incasso al botteghino non all'altezza.
Regia 7,5: sfumature di giallo in una commedia amara che racconta molte cose, meno pathos drammatico del solito per un Virzì comunque al di sopra di ogni sospetto.

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