martedì 14 aprile 2020

Cinema spagnolo/El Bar



Sceneggiatura 6,5: incipit, fermarsi lì sarebbe opportuno, e sviluppare diversamente, tra echi di Bunuel e il fascino dell'assurdo che evapora come fialette di antidoti quanto mai attuali.
Scenografia 6,5: la vecchia Madrid di Callao e del Mayorazgo, il café cortado dei tailleur, il listino prezzi scritto con caratteri scolastici alla parete di tapas che non verranno.
Cast 5: corale scarsa, la finta coesione delle mosche, occhi a palla e capelli sporchi, banconi di cuffie che vivono in solitaria, valigette in fotocopia per rastrellamenti esplosivi.
Regia 6: colpi di de la Iglesia, il solito, inutile teatrino messianico portato troppe volte fuori direzione, il surreale che convive con l'ironia amara, il mistero delle morti (molto) più pertinente della missione nelle fogne.

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