domenica 19 settembre 2021

Letteratura contemporanea/Kotaro

 

Un battage pubblicitario non indifferente, che, complice la traduzione malandrina di un titolo mutuato sia dal semplice inglese Bullet Train che dal giapponese Maria lo scarafaggio, induce a pensare che la trama narrata sia nel solco di Agatha Christie, magari non proprio replicando gli stilemi del suo famoso romanzo ambientato su un treno. Qui invece ci troviamo di fronte a un'opera, prolissa, che fa grande affidamento sull'ironia tipica di certi scritti giapponesi, con personaggi molto stereotipati e una trama onestamente senza senso. Anche il percorso sui binari, verso un'ignota città di provincia, ha ben poco fascino. VOTO 6

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