giovedì 29 gennaio 2015

67th Cannes Film Festival/Il regno d'inverno



Sceneggiatura 7: dramma leggero, la vita come qualcosa di troppo importante, la lontananza da tutto e il suo peso inevitabile, lo shock come un sasso lanciato contro un vetro.
Scenografia 8: Kapadokya profonda, case e alberghi nella roccia, strade dissestate e treni cancellati dalla neve, imam ed ex carcerati, attori in pensione, divorziate e intenzioni tutte sotto lo stesso tetto.
Cast 7: i dubbi che si insinuano nel subconscio, il ruolo senza pretese secolari di una giovane moglie, il compromesso scacciato da una cultura con principi rigidi.
Regia 6,5: sprazzi di una fotografia fantastica rischiarano lo schermo da lunghe discussioni bergmaniane, non tutte esenti da debiti di lunghezza e scarsa incisività.

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