venerdì 28 agosto 2015

Horrorland/Necropolis



Sceneggiatura 5: un titolo italiano che richiama da subito le similitudini con Catacombs, il cappello introduttivo iraniano risibile, la lunga noia della discesa agli inferi per nulla claustrofobica. 
Scenografia 5: c'è una Parigi sui generis di balconate di ponti e di verande di locali, luci inevitabili e corridoi di studios a cancelli e stanze cieche.
Cast 4: sulla falsariga di Hostel e dei vari cloni ambientati in Europa (o comunque fuori dagli immacolati States), non manca la vena di follia omicida autoctona, melata di soprannaturale per una troupe improponibile nei ruoli e nelle interpretazioni.
Regia 5: indugiare senza altro scopo che la lunghezza canonica delle pellicole, un risveglio parziale di monaci mostruosi e teste mozzate, la tecnica che rende il found footage dilettantistica.

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