venerdì 20 aprile 2018

AAFM/Chile



Sceneggiatura 8,5: i diritti individuali e gli echi di un conformismo religioso che stenta a scomparire (non più lentamente che altrove, n.d.b.), un pizzico di realismo magico come substrato culturale, le emozioni spontanee che si autogenerano.
Scenografia 7,5: Santiago ben nota a chi la conosce, i grattacieli e i viali, i vicoli e i palazzi storici, le colline dei divertimenti e gli hotel di lusso, la nuvola grigia del sessismo imperante.
Cast 8: una prova magistrale per la Vega nel sostenere un vento che soffia forte, le altre pedine della storia di Lelio non hanno una vera introspezione.
Regia 7: c'è qualche passaggio a vuoto di scene evitabili (la scuola di canto, la sauna, il rapimento) che contornano il terribile dramma di chi non può essere se stesso, un piacevole motivetto classico allieta l'empatia estrema delle vicende filmate.

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