domenica 20 gennaio 2019

Horrorland/The Scarehouse



Sceneggiatura 6: l'ispirazione primaria dal torture porn, un paio di twist abbastanza prevedibili, una casa degli orrori disturbante che mette in vetrina salse mortali dimenticandosi quasi totalmente del mondo esterno degli ospiti paganti.
Scenografia 5: l'ingegneria semplice dei film senza budget, qualche maschera abbandonata e mummie alle pareti, colpevolmente poco curata l'ambientazione, vera chiave per il successo della pellicola.
Cast 6,5: otto sororities che ripagano il tempo della visione, la ferocia da dramma psicologico abbozzato delle carnefici e la sorpresa-paura non sempre sintonizzata delle vittime, tra le più realistiche Jennifer Miller che studiò la parte in treno.
Regia 5: fallisce, completamente, l'esperimento di mescolare il filmato amatoriale in presa diretta dell'antefatto con la mattanza della sera della paura. L'horror canadese non è solo Gavin Booth.

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