mercoledì 7 giugno 2017

Letteratura contemporanea/Vargas Llosa


Fantastico affresco che muove le fila dalla narrazione tra voci ed eventi di un calendario apparentemente immobile, il tripartitismo accessorio, l'alone di mistero che svela l'ulteriore legame solo in un epilogo telecomandato dal vorace scorrere delle pagine. Leoncio Prado, un nome che resterà nella memoria degli appassionati di letteratura, la quotidianità di ragazzi mezzi uomini alle prese con donne, masturbazione, sigarette e alcol nel cameratismo da accademia di un triennio da cani. Lo sfondo la città, Lima infinita di quartieri e rioni, i bar polverosi di Saenz Pena, la telefonata dalla 28 de Julio, le palme della Costanera, le case buie di Lince, l'Espresso di Miraflores, i quotidiani sottobraccio in Plaza Bolognesi. Esordio da Nobel. VOTO 8,5


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