martedì 3 novembre 2020

Horrorland/Nobody sleeps in the wood tonight

 



Sceneggiatura 6: la favola nera che non nasconde alcun mistero o significato recondito, alla fine la semplicità degli script degli horror classici merita la sua fetta di chance cinematografica.
Scenografia 5,5: il bosco degli scout degli anni venti, privati di cellulari e tablet, ma non (ancora) delle diverse identità sessuali, varie riprese che magnificano le infilate di tronchi (insanguinati).
Cast 5: si pensava pure peggio, ma alcuni stereotipi a parte la resa è quella classica delle pellicole del genere, fenomenalmente presa in giro da un protagonista in un grande esempio di metacinema.
Regia 5: troppo lenta la cinepresa, un inedito horror che perde valore nel momento in cui la situazione precipita dopo quasi un'ora di puri dialoghi. Precipita male, che gli omicidi non sono degni di grande menzioni scary o gore. 

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