lunedì 14 febbraio 2022

Cinema americano/Assassination nation

 

Sceneggiatura 8: script che legge bene il substrato di violenza già latente prima della pandemia, e successivamente divenuto persino più manifesto. La provincia universale dell'ambientazione riflette perfettamente il buio dell'anima che prende possesso dell'uomo in troppe occasioni. 
Scenografia 7,5: la periferia giungla di New Orleans rende prototipali le vicende narrate, quasi da manuale sulla degenerazione culturale contemporanea nel silenzio dormiente di vite che non vivono.
Cast 7,5: sicuramente interessante la prova dell'attrice trasgender, che deve subire pregiudizi molto maggiori rispetto alle sue combattive amiche in un'opera corale dove anche i personaggi hanno una chiara credibilità.
Regia 8: a metà tra Altman e De Palma, ma con grandi pennellate di personalità autonoma, spettacolari le scene coloristiche tripartite, assolutamente geniale il piano sequenza della home invasion. Sam Levinson, ti rivedremo?

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