lunedì 17 settembre 2012

Cinema americano/Identity



Sceneggiatura 5: del twist e di altre varianti, ispirazione di plagi mescolati, la recitazione del personaggio-personalità a squarciare veli bukowskiani che annullano una tensione precedentemente costruita a fatica.
Scenografia 6: un motel ricostruito in studio che deve molto alla storia del cinema, tra lettere illuminate, tetti piatti e numeri di stanze, ma non piove a sufficienza nella mente del serial killer.
Cast 6: globalmente un insieme di pedine messe a caso sulla stessa scacchiera, tra il blasone di pochi e l'effetto straniante dei dieci indiani possibili killer a creare precedenti per un prossimo tentativo.
Regia 6,5: Mangold e l'eceltticità di misurarsi con stili diversi, la tensione del thriller scontatamente omaggio, il gore accennato, le riprese notturne all'arte della nebbia cerebrale.


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