martedì 18 settembre 2012

Il mito Rossellini/Giovanna d'Arco al rogo

  

Sceneggiatura 7: adattamento la parola chiave, la teatralità imprescindibile di atti a più voci e monologhi fiammanti, nella circolarità dell'evento si perde una piccola dose di magia.
Scenografia 7,5: minimalismo e restauro, aureole fastidiose e stelle di un cielo onirico, nebbie grigio fumo e cortigiani alla ricerca del colore, l'esoscheletro portante di misurata estetica.
Cast 7,5: la Bergman nel crepuscolo accennato dell'era dorata, spogliata di fasti e vestita di paradossi, il processo a portare sulla scena personaggi degni della commedia greca.
Regìa 8: nel buio colorato a sprazzi del palcoscenico honeggeriano si muove con eleganza la cinepresa del maestro (che abbandonò per questa pellicola Dove è la libertà, n.d.b.), tra primi piani di incisività recitativa e scene corali mosse dalla compostezza medievale.

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